La mobilità veneziana

Rottura di carico: la prospettiva di Seno per migliorare AVM

Rottura di carico: la possibile soluzione per i problemi di riassetto del servizio di AVM secondo Giovanni Seno

Giovanni Seno, Amministratore delegato di AVM, ci mette a parte delle difficoltà che si incontrano nel gestire il servizio e della prospettiva della rottura di carico per il miglioramento dei collegamenti. Il problema principale, spiega Seno, è sorto quando le aziende sono passate dallo stato di municipalizzate allo stato di società per azioni. Sono, infatti, dovute passare da servizio sociale a un servizio pubblico e questo non sempre è stato ben recepito dall’utenza. Un’azienda come AVM con 5200-5300 corse al giorno deve guardare non a quello che già fa, ma preoccuparsi di dare un servizio dove oggi non c’è e dove crescerà la domanda, anche se attualmente è esigua, cioè nei punti periferici, riferimenti per chi vuole star fuori da Mestre. L’obiettivo è ottimizzare le risorse e meglio utilizzarle per raggiungere un bacino di utenza molto più ampio. Caso emblematico è quello dell’Ospedale dell’Angelo, che è stato portato fuori dal centro e impone una riflessione su come migliorare il servizio verso questa destinazione, uno dei punti nevralgici della vita della città. E’ necessario modificare il servizio per spostare le risorse dove servono e renderlo migliore nei luoghi non ottimamente serviti. Seno sostiene che questo è complicato, perché non c’è nulla di più difficile di cambiare le abitudini delle persone: le grandi città europee hanno la metropolitana e applicano il concetto di rottura di carico, introducibile anche nel sistema automobilistico. Questo concetto deve essere organizzato per offrire condizioni adeguate ai tempi di attesa e, come afferma Seno, va introdotto nei sistemi di trasporto di AVM, anche se avrà serie difficoltà ad essere accettato dagli utenti. Nell’analisi di “Customer satisfaction”, infatti, il cittadino sostiene di preferire un collegamento diretto con la sua destinazione piuttosto che una rottura di carico, che gli farebbe impiegare meno tempo. L’Amministratore delegato ritiene paradossale questa mentalità, ma anche significativa perché appare evidente che la gente pensa di metterci più tempo con la rottura di carico e invece no, ma preferisce, comunque, rimanere sullo stesso mezzo. Questa idea degli utenti, conclude, presenterà difficoltà enormi quando verrà introdotto il sistema della rottura di carico, perché porterà al cambiamento delle abitudini delle persone che utilizzano i mezzi di AVM.

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