Quest’anno l’Eurovision Song Contest ha tre conduttori d’eccezione: Laura Pausini, Mika e Alessandro Cattelan. Soddisfatto dagli ascolti ottenuti dalla trasmissione, quest’ultimo dichiara “Mi sto divertendo. Pensavo sarebbe stato più stressante, e invece è meglio di come mi immaginassi”.
Alessandro Cattelan, conduttore dell’Eurovision 2022
“Con Laura e Mika la stiamo vivendo bene. Facciamo gruppo, condividiamo le paure, e ci facciamo coraggio. Perché anche se siamo tutti abituati a palchi di un certo tipo, 200 milioni di persone che ti guardano fanno sempre effetto…”. Il Contest, in onda su Rai1, ha registrato un boom di ascolti. Infatti, la media è di circa 5.530.000 telespettatori per la seconda semifinale. Cattelan, però, commenta il fatto così: “Non è la prima cosa alla quale penso la mattina. Anche quando le cose non vanno bene”.
Il focus dello show, però, non sono i presentatori, ma i cantanti. Cattelan dichiara, “sei un agevolatore. Non è il mio programma, né di Mika o di Laura. Anche X Factor non l’ho mai sentito mio. Mi piacciono i programmi ritmati, che durano il tempo che devono durare”.
Ucraina: la favorita?
“L’Eurovision è un programma apolitico. Ma ha comunque valori molto chiari come rispetto, condivisione, comunione, e quindi inevitabilmente diventa politico. In questo momento i ragazzi ucraini godono di un’empatia particolare di cui loro, credo, avrebbero fatto volentieri a meno. Giusta o sbagliata una loro vittoria? Siamo nella sfera dell’emotività ed ognuno pensa e dà quello che gli viene. I detrattori? Ormai è diventato un lavoro essere detrattore”, commenta Cattelan.
E se Mahmood e Blanco vincessero il primo posto anche sul palco dell’Eurovision? In quel caso, toccherebbe di nuovo all’Italia ospitare ed organizzare il Contest per l’edizione 2023. A quest’ipotesi, Cattelan commenta: “Be’, io mi sto trovando bene, se fosse lo rifarei”.