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Draghi nel Veneto e i nodi da sciogliere

Mario Draghi in visita nel Veneto. E' la notizia del giorno e non soltanto perchè ha portato fibrillazione nelle scuole veronesi che lo hanno accolto e mobilitato le istituzioni venete, ma anche perchè c'era una questione da affrontare: quella dei gestori delle spiagge che rischia di bloccare il governo

Il protagonista nel Veneto oggi è stato il premier Mario Draghi, che, giunto stamane a Sommacampagna alle 9:30 in punto, ha colto l’occasione di rispondere ad alcune lettere della 2° D della scuola media ‘Dante Alighieri’ per raccontare la sua versione dell’azione diplomatica che l’Italia ha avuto fin ora dall’invasione in Ucraina per fermare la guerra.

Mario Draghi, Presidente del Consiglio dei Ministri

“L’ultima volta che ho parlato con il Presidente Putin ho cominciato la telefonata dicendo: ‘La chiamo perché voglio parlare di pace’. E mi ha detto: ‘Non è il momento’.

Invece ho avuto più fortuna l’altra settimana, quando sono andato a Washington, e parlando con il presidente Biden gli ho detto che forse è solo da lui che Putin vuole sentie una parola. Devo dire che il suggerimento ha avuto più fortuna, perchè il giorno dopo i Ministri della Difesa americano e russo si sono sentiti”, ha spiegato Draghi

Tra i ragazzi tutto è cominciato da una serie di lezioni per imparare a scrivere correttamente una lettera. E poi le missive con molte domande da mero esercizio sono diventate reali e hanno raggiunto Palazzo Chigi.

L’incontro tra Mario Draghi e Luca Zaia

Attraverso i ragazzi, Luca Zaia ha avuto così modo di incontrare il Presidente del Consiglio per parlare di autonomia e del nodo principale da sciogliere ‘per l’approvazione del DDL sulla concorrenza, che al momento non prevede adeguati indennizzi per i gestori delle spiagge nel caso dovessero perdere le gare di aggiudicazione delle spiagge.

Luca Zaia, Presidente della Giunta regionale del Veneto

“Siamo in assoluto accordo tra Presidenti di Regione perché il tema dei balneari venga risolto con buon senso. Da un lato ci sono dei temi sicuramente riconoscibili, come quello della libera concorrenza. Dall’altro c’è anche l’investimento e l’aver creduto in tempi nei quali queste aree demaniali erano abbandonate ed erano discariche.  Quindi va riconosciuto questo lavoro e lo sforzo che hanno fatto i nostri balneari”.

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