Venezia Città Stato

Jan Van Der Borg: cambiamento di atteggiamento dei politici

Jan Van Der Borg risponde alla domanda: ha visto un cambiamento di atteggiamento da parte dei politici verso questa situazione?

In questa prima puntata di “Venezia Città Stato?” abbiamo come ospiti l’Assessore Regionale al Turismo Federico Caner e il professore Jan Van Der Borg dell’università di Ca’ Foscari, docente di economia e turismo”.

Tiziano Graziottin, Ufficio Capi Redattori de “Il Gazzettino”

“Posto sul piano tecnico, vorrei fare la stessa domanda: ha visto un cambiamento di atteggiamento da parte dei politici verso questa situazione?”. – Domanda a Jan Van Der Borg

Jan Van Der Borg, Docente di Economia del Turismo Ca’ Foscari

“Credo che nessuno può più negare il fatto che il turismo sia uno dei settori principali e più trainanti dell’economia veneta. Dico però che bisogna anche stare attenti a non perdere di vista le altre eccellenze e vocazioni di questo paese ma anche di questa regione.

Quindi molto spesso, forse troppo velocemente e facilmente, ci si propone il turismo come l’unico motore dello sviluppo, magari tralasciando attività artigianali e l’agricoltura. Temo quindi che se non si ha un po’ di attenzione per la sostenibilità (la convivenza tra turismo e molte altre attività), si rischia di soffocare una serie di eccellenze e vocazioni che sono importanti da tutelare e consolidare. Ciò nonostante credo che il turismo sia un’attività che merita, una governance di grande eccellenza.

Per me ci vuole il ministro più importante di questo paese, il ministro al turismo e l’assessore più importante della Regione Veneto, l’assessore al turismo. Inoltre ci devono essere anche i finanziamenti adeguati per far si che tutto ciò che si ha in testa e che potrebbe andar meglio, venga alla fine realizzata.

In ultimo mi prendo in causa anch’io. Anche l’Ateneo, le università, le scuole, devono capire che fare, parlava effettivamente l’Assessore, della mancanza di capitale umano, della difficoltà di trovare lavoratori, non è solamente una questione di mancanze di quantità ma anche di mancanze qualitative.

Non ci sono famiglie che vedono nella carriera turistica un grande sbocco per i propri figli. Questo è sbagliato, penso che le scuole, le università e così via, abbiano il compito di riqualificare, di portare all’altezza svizzera anche la formazione turistica perchè penso sia una carriera dignitosa che non sopporta improvvisazione o non può essere una carriera di breve durata a pochi soldi e pochi anni della vita”. – Jan Van Der Borg

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