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Renzo Mazzaro: si può fermare la plastica prima che arrivi al mare

Renzo Mazzaro fa il punto sulla questione ambientale e propone una soluzione ideata dalla società vicentina 'River Cleaning'

Renzo Mazzaro fa il punto sulla questione ambientale e propone una soluzione ideata dalla società vicentina ‘River Cleaning’.

“I giornali di questi giorni hanno parlato di un robottino che è stato presentato all’isola della Certosa nella laguna veneta” ha detto Renzo Mazzaro.

Di cosa si tratta

E’ un robottino galleggiante che può raccogliere inquinamento, spazzatura fino a 60 kg. E’ una cosa che assomiglia a quei robottini aspirapolvere che possiamo tenere a casa nostra; girano sul pavimento e, quando incontrano un ostacolo, cambiano direzione.

Plastica e inquinamento

Come sapete, l’inquinamento più grave del mare è dato dalla plastica. La plastica ha fatto un grande servizio all’umanità – pensate a quanti oggetti di plastica abbiamo. Però è talmente diffusa che ha invaso il pianeta, grazie anche all’inciviltà di chi l’abbandona e la butta via. La plastica si decompone in micro-particelle, e addirittura in nano-particelle. Pensate che ci sono ricercatori che hanno scoperto nano-particelle e micro-particelle di plastica dentro la neve fresca caduta in Antartide.

Il prototipo di ‘River Cleaning’

Come fare per liberarsene?

Ci sono diverse idee, però vorrei segnalare un’idea eccezionale. E’ un prototipo mondiale che appartiene a una società di Vicenza. Si chiama ‘River Cleaning’.

Questa società ha immaginato e prodotto uno sbarramento di boe galleggianti che può essere messo di traverso ai fiumi. Perchè dovete pensare che sarà meritorio raccogliere la plastica dal mare, ma l’80% dei rifiuti di plastica che ci finiscono arriva dai fiumi. E, dunque, l’idea forte è intercettare l’inquinamento dei fiumi.

Questa società, ‘River Cleaning’, che ha un brevetto mondiale, ha progettato uno sbarramento di boe galleggianti che non impedisce la navigazione, deve essere semplicemente installato. Non ha bisogno di energia. Questo perchè funziona con la corrente del fiume che fa ruotare le boe. Quest’ultime poi spingono tutti gli oggetti che viaggiano in superficie verso le rive. Poiché verrebbe posizionato verso la foce dei canali, se c’è un’inversione della corrente, con la marea che risale, questo funziona all’inverso, e trasferirebbe gli oggetti intercettati nella riva opposta.

Un appello alla politica

Questo è un brevetto che ha due anni. E questa idea formidabile aspetterebbe soltanto di essere messa in funzione. L’amministratore delegato di questa società, Vanni Covolo, ha spiegato che uno dei problemi per cui ha difficoltà ad essere messo in pratica è che mancano gare. Non ci sono offerte di lavoro. Per esempio, la competenza sui fiumi nel Veneto appartiene alla Regione del Veneto. E dovrebbero essere gli enti pubblici, dunque, a fare degli appalti per mettere in gara le migliori idee. Qui tutti parliamo che bisogna pulire, intercettare la plastica, e ci affidiamo alla buona volontà delle persone. Ma che cosa fanno gli enti pubblici di preciso?

Io vorrei lanciare un appello al Presidente Luca Zaia, che parla e crede molto all’autonomia del Veneto. Cosa c’è di più interessante per una Regione che sfruttare un’idea, che è leader mondiale di una società veneta. Potremo diventare un esempio per il nostro Paese. E, dunque. Presidente, io mi affido, con questo piccolo appello, alla tua sensibilità Naturalmente, sia ben chiaro, io con ‘River Cleaning’ non ho niente a che fare” ha concluso Renzo Mazzaro.

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