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Campagna elettorale: responsabili, irresponsabili e imprese

Campagna elettorale, le parole di Raffaele Speranzon, Luigi Brugnaro e Paolo Zabeo sulla crisi di governo e piccole imprese.

La campagna elettorale lambisce anche il Veneto o meglio potrebbe rendere la regione protagonista. Tra le tante voci infatti circola anche quelle secondo cui il governatore del Veneto, Luca Zaia, potrebbe essere il prossimo premier

Campagna elettorale

“Luca Zaia potrebbe andare a Roma, ma spero resti perché è più incisivo”. Sono le parole che l’assessore allo sviluppo economico della regione Veneto, Roberto Marcato, ha affidato oggi al Gazzettino dando autorevolezza ad una voce che gira, nel caso il nuovo governo fosse a traino centro-destra come indicano i sondaggi.

Zaia è il governatore più amato d’Italia, ma con le interviste a campione non è mai stato eletto nessuno e dunque meglio attendere. Nel frattempo, la campagna elettorale è diventata dirompente. Anche nella nostra regione, al punto che Raffaele Speranzon, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale ha diffuso un video attaccando chi definisce irresponsabile l’aver fatto cadere il governo Draghi.

Raffaele Speranzon, capogruppo Fratelli d’Italia in consiglio regionale Veneto

“Sono anni, sono mesi, che continuano a dire che è da irresponsabili far votare la gente. Questa è una cosa incredibile pensando che hanno fatto dei governi dove c’erano ministri come la Lamorgese, Di Maio, Speranza, che di sicuro non hanno risolto i problemi degli italiani e delle imprese. Noi di Fratelli d’Italia fin dall’inizio di questa legislatura abbiamo detto: elezioni per permettere agli italiani di avere un governo stabile. Di avere un governo coeso, che ha una linea politica precisa. Allora ben vengano le elezioni a fine settembre, che possono consentire agli italiani di avere un governo di centrodestra.”

Chi più di tutti ha usato la parola “irresponsabili” è Renato Brunetta, un altro politico veneziano di spessore, dato che ricopriva il ruolo di ministro della Pubblica Amministrazione nel governo Draghi. Che ha lasciato Forza Italia assieme a Mariastella Gelmini, quest’ultima pare sia in avvicinamento al Movimento Azione di Carlo Calenda. Mentre su come si schiererà il ministro Brunetta sulla breccia da decenni non si hanno notizie. Anche se si sa che è molto vicino al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, che con Coraggio Italia ha sostenuto Mario Draghi.

Luigi Brugnaro, leader Coraggio Italia

“Io e tutto il partito di Coraggio Italia abbiamo difeso il presidente Draghi fino alla fine. Non è stato sufficiente. Coraggio Italia è un partito civico e moderato nell’area di centrodestra, e lì vogliamo rimanere. Con il nostro cuore, con le nostre ragioni. Ragioni legate al lavoro e allo sviluppo economico. Se ci saranno le condizioni, ovviamente.”

Il lavoro è il vero tema per il Veneto in queste ore, dove le imprese temono di veder sfumare i fondi del Pnrr. Il presidente della Confartigianato Veneto Roberto Boschetto ha quantificato una perdita di 5 miliardi e di 25mila posti di lavoro se non venissero raggiunti tutti gli obiettivi del Pnrr. Per molte imprese è già troppo tardi, dato che con i conti in rosso non possono accedere ai crediti bancari, e sono a rischio usura al punto che il Capo Ufficio Studi della CGIA di Mestre, Paolo Zabeo, lancia un accorato appello.

Paolo Zabeo, Capo Ufficio Studi CGIA Mestre

“L’usura è un reato odiosissimo, anche in Veneto il cappio che la criminalità organizzata sta mettendo al collo di tanti piccoli imprenditori che si trovano con l’acqua alla gola perché si trovano impossibilitati ad accedere a qualsiasi forma di prestito bancario. Bisogna intervenire subito, potenziando le risorse a disposizione del fondo di protezione dell’usura gestito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze”.

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