Cambia la presidenza di Veneto Banca: parliamo delle conseguenze di questo fatto con Carlo Garofolini, dell’associazione Adico. Questo evento, dice Garofolini, cambia gli equilibri della banca, ma non cambia i rapporti con l’Adico. Bisogna trovare una soluzione per salvaguardare le persone vittime della banca, ma che rimangono ancora senza risposta da quest’ultima. Solo per Veneto Banca l’Adico sta assistendo oltre 120 persone: sono in corso le mediazioni per tentare di arrivare a degli accordi, che sono possibili, anche se ancora lontani. C’è speranza che il nuovo consiglio d’amministrazione li possa trovare, senza far sì che si arrivi alle cause. Per quanto riguarda la Popolare di Vicenza, la situazione è più complicata. Anche in questo caso sono diverse le persone vittime della banca e le mediazioni sono iniziate, ma la banca non si è mai presentata, perciò l’unica via è la causa. Questa, probabilmente, è una strategia della Popolare che vuole dissuadere i consumatori dal trovare accordi e fare in modo che i piccoli azionisti si scoraggino di fronte alle lungaggini della giustizia italiana per gestire, così, chi ha importi più alti. Garofolini concorda con l’opinione del Viceministro all’economia Zanetti che vuole un’azione di responsabilità nei confronti dei vertici delle due banche, perché ci sono delle responsabilità personali di alcuni e chi si è comportato in maniera ingannevole deve pagare. L’invito finale di Garofolini è che tutte le vittime di queste due banche si uniscano alla battaglia di Adico.
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