Shab, Dakheli, Divar (Beyond The Wall) è il titolo completo del film in concorso Venezia 79 presentato durante l’ottava giornata della Biennale del Cinema di Venezia.
Beyond the wall
E’ un film che potrebbe definirsi prismatico, ricco di sfaccettature diverse e variegate che rendono difficile inquadralo in un genere specifico. Vicino a quello che potrebbe essere un thriller psicologico, Beyond the wall parla della storia di Alì, un giovane cieco dalla nascita, che viene fermato nel suo tentativo di togliersi la vita dal portiere del palazzo in cui vive. La sua vita si intersecherà poi con quella di un’attivista che nel tentativo di fuggire dalla polizia, colpevole di aver partecipato a una manifestazione di protesta, troverà rifugio in casa sua.
Pellicola intensa e penetrante non soltanto per la profondità con cui il regista Vahid Jalilvand, nuova promessa del cinema iraniano, ha esplorato la psicologia dei personaggi, ma anche per i temi politici e sociali trattati come, ad esempio, le proteste dei lavoratori iraniani per la disoccupazione e i salari non retribuiti. Proteste che, in questi mesi, hanno portato a una dura repressione da parte della polizia.
Il cast di Beyond the wall
Non è la prima volta per il regista Vahid Jalilvand a Venezia. L’astro nascente iraniano, infatti, nel 2017 era stato premiato nella sezione Orizzonti per No Date, No Signature (Il dubbio – Un caso di coscienza), film intenso che parla della necessità di assumersi, nella vita, le conseguenze delle proprie azioni.
Presente nel primo film era anche l’attore protagonista di Beyond the wall: Navid Mohammadzadeh. Navid, 36 anni ad oggi, è un giovane attore iraniano che nella pellicola interpreta il personaggio di Alì. Profondo, carismatico ci ha regalato un’interpretazione strepitosa dall’inizio alla fine.
Il personaggio femminile ha invece il volto di Diana Habibi, anche lei iraniana, che compare sul red carpet più famoso d’Italia con i capelli che si intravedono appena fuori dall’hijab nero come l’abito. Dalle linee morbide, d’effetto nella sua semplicità, il vestito ha contribuito a enfatizzare la bellezza nei tratti del volto dell’attrice.
Benedetta De Luca protagonista del red carpet
Benedetta De Luca è un’influencer, seguitissima sui social, imprenditrice e paladina della body positivity. La giovane creator (e anche avvocata!) ha voluto lanciare un meraviglioso messaggio di inclusività sfilando sul red carpet del Lido. “La bellezza nella disabilità” così ha definito lei la sua comparsa tra gli attori e le star del Festival. Raggiante nel suo abito realizzato su misura da Fabio Porliod ha sfilato con le stampelle sorridendo ai fotografi fiera e sicura di sè.
“Pochi attimi prima di posare davanti ai fotografi- ha scritto Benedetta sui social- ho il cuore a mille, ma soprattutto tantissimi dubbi mi assalgono: ‘sarò all’altezza? Sembrerò troppo bassa? Avrò il rossetto sui denti? Se le mie stampelle stonano con tutto il contesto?’. Poi però fermo i pensieri, ascolto per un attimo i soli battiti del mio cuore, faccio un bel sospiro, mostro un enorme sorriso e vado lì, fiera di me, di ogni centimetro del mio corpo, di ogni mia piccola o grande conquista. E vorrei che ognuno di voi affrontasse ogni attimo della vita proprio così, come se andasse sul tappeto rosso”.