Reef Ball: Moreno Buogo ci parla di come questo sistema potrebbe aiutare le spiagge.
Le Reef Ball sono usate da 20 anni nel mondo per difendere le coste, per riqualificare le spiagge e il mare, per creare barriere coralline artificiali e aumentare l’afflusso turistico. Moreno Buogo, imprenditore nel settore, ci spiega che le reef ball sono elementi campaniformi, forati sulla superficie laterale, costruiti con calcestruzzo a PH neutro, con diverse tessiture superficiali per favorire l’attecchimento e con un funzionamento idrodinamico. Attraverso il loro utilizzo, si può avere un aspetto ambientale più favorevole e progettare l’ambiente sottomarino, dando rifugio a coralli e pesci. Questo sistema coniuga tre aspetti: la difesa costiera, il ripopolamento ittico e l’ecoturismo, importante per aumentare l’offerta turistica sul mare portando i turisti a fare dello snorkeling. A Riccione fra un mese partirà la sperimentazione delle reef ball, posizionando i moduli che staranno lì un anno. In Veneto si è tentato di proporre ciò alla Regione, che dovrebbe mettere a disposizione il litorale e una somma per il rimborso delle spese, mentre l’Università, in particolare la Federico II di Napoli, dovrebbe mettere a disposizione strutture e competenze. Buogo ci dice di avere portato avanti con l’Università Federico II più di 1400 test sulle reef ball. Le reef ball potrebbero essere una soluzione per la riqualificazione delle spiagge: Jesolo ha speso 30 milioni di Euro per il rimpascimento del litorale, che dura solo alcuni mesi, mentre le reef ball sono un intervento strutturale. In caso di sì da parte della Regione Veneto bisognerebbe posizionare moduli con diversi sistemi di ancoraggio e aspettare un anno per vedere quali funzionano meglio. Buogo, comunque, non si arrende di fronte ai no della Regione e continuerà a far conoscere i test e i loro risultati, a proporre incontri tecnici per riuscire a portare aventi in Veneto questo progetto pilota.
