Anche se studiosi e musicologi l’hanno liquidata come un poco memorabile esercizio scolastico, l’opera prima di Wolfgang Amadeus Mozart Apollo et Hyacinthus ci affascina e seduce per il seme di genialità che custodisce ancora in embrione.
Dobbiamo essere grati alla Fenice di Venezia che ne propone un nuovo allestimento in scena al teatro Malibran dal 7 al 15 ottobre con la regia di Cecilia Ligorio, capo di un progetto che coinvolge gli studenti dell’Accademia di belle arti di Venezia. Alla base del lavoro, spiega la regista, c’è il desiderio di rispettare la freschezza della musica di Mozart con uno spettacolo altrettanto lieve godibile.
Le parole di Cecilia Ligorio, regista:
“E’ una piccola opera che dura 1 ora e 30 min. in cui si susseguono le trasformazioni dei personaggi, in cui il tema della metamorfosi è centrale, anche proprio perchè legato al mondo dello stupefacente, della meraviglia, che era legata alla tradizione a alla cultura barocca che Mozart conosce molto bene che, insieme alla retorica degli affetti, intesse all’interno della scrittura”.
A riguardo dell’opera
Mozart compose “Apollo et hyacinthus” a soli 11 anni nel 1767, su commissione dell’università dei Benedettini a Salisburgo. L’opera si basa principalmente sul decimo libro delle Metamorfosi di Ovidio che racconta il dolore di Apollo per l’involontaria uccisione dell’amato bellissimo Giacinto e la conseguente trasformazione del fanciullo nel famoso, profumatissimo fiore.
“Apollo et Hyacinthus è impressionante” ha commentato Andrea Marchiol, direttore d’orchestra di questa nuova produzione, soprattutto pensando a un ragazzino di 11 anni di oggi. Qui forse Mozart non possiede ancora la maturità per costruire una linea drammaturgica che inizia, si sviluppa e si chiude, ma dal punto di vista musicale ci sono delle invenzioni strepitose e il compito del direttore è fare in modo che gli orchestrali eseguano semplicemente ciò che è scritto, che è tantissimo, una partitura densa di chiaroscuri.
Chi sono gli interpreti
Nelle parti principali due eccezionali controtenori specializzati nel repertorio barocco, Raffaele Pe è Apollo, mentre nel ruolo di Hyacinthus troviamo il coreano-americano Kangmin Justin Kim. Apollo et Hyacinthus di Wolfgang Amadeus Mozart è proposto in lingua originale in latino con soprattitoli in italiano e in inglese.