Le parole di Gian Angelo Bellati, presidente di Venetian Cluster:
“E’ un bellissimo progetto che abbiamo vinto con il primo contraente che è il Venetian Cluster, ma tanti altri partner di tanti paesi europei. Cito per esempio la Romania, la Spagna, la Francia. Un progetto che ha un obiettivo molto importante. Voi sapete che oggi bisogna lavorare insieme, fare gioco di squadra e quindi lavorare nei distretti. Gruppi, cioè, di imprese che si organizzano per fini comuni con mezzi comuni. In questo caso noi vogliamo fare con questo progetto, la commissione lo ha finanziato con più di 1 milione e 300 mila euro, un distretto del settore del turismo rurale. Questo perchè è vero che sono importanti le città, è vero che è importante la cultura, ma la cultura si può trovare anche nelle campagne, nelle montagne, nelle colline. Noi qui siamo vicini a Venezia che è una città sovraffollata dai turisti.”
Turismo naturale ed enogastonomico
“Fare un turismo che permetta di andare in zone dove non c’è sovraffollamento turistico e godere della cultura, magari in ambito rurale, in ambito paesaggistico, in un ambito bello dal punto di vista dell’ambiente è anche una grande conquista. E bisogna organizzarsi, perchè lavorando insieme si possono avere maggiori risultati, un prolungamento delle stagioni e maggiori presenze. Fra l’altro, il prodotto è importantissimo, perchè nell’ambiente rurale noi possiamo pensare ad una valorizzazione di tutte le specialità enogastronomiche che possono ulteriormente attirare le persone.”
La dichiarazione di Maurizio Malè, coordinatore progetto EU Rural Turism per Venetian Cluster:
“Il progetto EU Rural Tourism è finanziato dal programma COSME, quindi l’Unione Europea ci dà dei contributi che andranno soprattutto a supporto delle piccole e medie aziende del settore del turismo rurale. Saranno 950 mila euro, destinati solamente alle piccole e medie imprese, perchè è la maggior parte delle imprese di questo settore, che serviranno ad aiutare agriturismi, campeggi e tutti i lavoratori e le aziende nel settore del turismo rurale a diventare più digitali, più sostenibili, più socialmente responsabili. Noi forniremo delle consulenze, degli strumenti grazie a questi fondi alle imprese che aderiranno a uno specifico bando che sarà emesso dai sei partner del progetto di diversi Paesi europei e arriveremo a coprire gran parte d’Europa fornendo supporto diretto alle imprese.”
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