Mirabilia Naturae, meraviglie della natura, ma anche meraviglie dell’uomo ispirate alla natura. Così marmo, ferro e bronzo lavorati da sapienti artisti assumono significati sempre nuovi in relazione allo spazio in cui si inseriscono. All’aperto, ad esempio, nei parchi storici di meravigliose ville venete le loro potenzialità espressive si esaltano nel dialogo con piante secolari o con elementi architettonici di pregio.
La mostra curata da Rina Dal Canton
Di certo il merito di Mirabilia Naturae – Oltre il buio, che negli splendidi scenari en plein air di Villa Pisani e Villa Loredan a Stra espone fino a marzo 2023 sculture in ferro di Tony Benetton, in marmo di Achille Costi e in bronzo di Andrea Roggi, è quello che la curatrice Rina Dal Canton considera una priorità e cioè attribuire il giusto valore alla scultura, sempre un po’ relegata a ruoli ancillari all’interno del panorama artistico.
La scultura di Apollo e Dafne
Davanti a Villa Pisani, sopra a un globo come sventrato da un’esplosione, la vita germoglia sotto forma di creature al tempo stesso umane ed arboree, Apollo e Dafne del terzo millennio. E’ l’albero della vita, leitmotiv dell’opera di Andrea Roggi.
Arte e inclusività
E, per sua natura, la scultura si presta ad un’esperienza squisitamente tattile. La si può conoscere anche toccandola, come hanno fatto le persone con disabilità visiva invitate a una delle rare esposizioni in cui le didascalie sono scritte anche in Braille. Del resto l’inclusività è alla base del progetto Mirabilia Naturae, ideato da Rina Dal Canton e realizzato in collaborazione col comune di Stra, con il Museo Nazionale di Villa Pisani e con il patrocinio, tra gli altri, della Lega del Filo d’Oro e dell’Unione Italiana Ciechi.
Un’altra collaborazione significativa è quella con la Scuola Triveneta Cani Guida, che ha proposto una fruizione della mostra al buio, con i visitatori che accettano di venire bendati e accompagnati da un cane guida. Un modo per abbandonare tutte le nostre certezze, sperimentare, seppur per pochi minuti, una vita diversa e fare i conti con i nostri miserrimi limiti.
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