Renzo Mazzaro fa il punto sui pregi e i difetti dei docenti italiani con il secondo lavoro, in seguito all’uscita della classifica delle scuole superiori italiane fatta dalla fondazione Agnelli.
L’opinione di Renzo Mazzaro
” Questa settimana è uscita la classifica delle migliori scuole italiane fatta dalla Fondazione Agnelli misurando il rendimento scolastico di ben 1 milione e 289 mila studenti che si sono diplomati fra il 2016 e il 2019 in tre anni consecutivi prima del Covid.
I giornali veneti hanno pubblicato queste graduatorie provincia per provincia e siamo venuti a sapere, per esempio che a Venezia in testa per l’indirizzo sia classico che scientifico c’è l’istituto “Majorana Corner” di Mirano; invece per l’indirizzo tecnico è l’istituto “8 Marzo Lorenz” sempre di Mirano; per l’indirizzo linguistico in testa c’è un istituto di Chioggia.
In provincia di Treviso per il liceo classico è il “Giorgione” di Castelfranco, che è anche il migliore per l’indirizzo linguistico; per lo scientifico in testa c’è l’istituto “Marco Casagrande” di Pieve di Soligo; per le scienze umane gli istituti di Conegliano e Montebelluna. Gli istituti superiori per il capoluogo Treviso sono tutti in seconda posizione ma, la stessa situazione c’è a Vicenza per esempio dove il miglior liceo classico è il “Corradini” di Thiene; i migliori istituti tecnici sono quelli di Lonigo e di Noventa Vicentina.
A Padova il famoso liceo Tito Livio indirizzo classico è stato superato da “L. Caro” di Cittadella; in testa all’indirizzo tecnico e scientifico c’è l’ “Einstein” di Piove di Sacco.
Si direbbe una rivincita della provincia nei confronti della città capoluogo.
Comunque, questa graduatoria è interessante perché consente alle famiglie di vedere quali sono le scuole migliori alle quali iscrivere il proprio figlio. Migliori sia per l’apprendimento, sia per quello che succede dopo il diploma. Vuoi che sia un percorso universitario o un inserimento nel posto di lavoro. Insomma, avere una marcia in più. Questi dati si trovano nel sito di Eduscopio. Basta digitare questa parola e vengono fuori queste graduatorie.
Il ruolo dei professori
Che cosa fa la differenza fra un istituto e un altro? Fermo restando che ci vuole l’impegno dei singoli che è irrinunciabile, la differenza la fanno i professori. Questa categoria gode di una pessima stampa, è in forte ribasso, è malpagata. Spesso i professori sono addirittura contestati, e quasi sempre a torto, dalle famiglie dei loro studenti. E invece sono loro che creano la differenza. Fatto salvo che i programmi sono dappertutto gli stessi negli stessi gradi di scuole superiori, la differenza in classe la fa il professore.
La fa questa persona con la sua esperienza, con la sua capacità di incidere in un momento fondamentale nella formazione umana, psicologica, culturale e intellettuale dei giovani. Con tutto che i professori hanno i loro difetti come categoria. Il difetto principale, per conto mio, è quello di avere, quasi tutti, un secondo lavoro.
Che non è però un difetto, se non toglie tempo, voglia e capacità nella preparazione delle lezioni, ma le integra. Portando quindi un arricchimento fondamentale, che è un collegamento con il mondo del lavoro, ovvero quello dove i nostri figli, i nostri nipoti si troveranno una volta diplomati.”
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