Si profila la cassa integrazione per 150 operai della San Benedetto a Scorzè per 2 anni, anche se la CGIL sta trattando.
San Benedetto Acque Minerali
La “San Benedetto Acque Minerali”, azienda leader nel beverage in Italia ha deciso di avviare una riorganizzazione del lavoro, aumentando l’intelligenze artificiali e la digitalizzazione, insomma l’onda della transizione delle fabbriche verso la robotica sta investendo anche la città metropolitana veneziana ed è una fase tutta in divenire.
La scelta verso una nuova era
Per un verso la nuova era produrrà operai più qualificati, molto lontani dall’immagine dell’operaio Cipputi in tuta blu nei fumetti e più richiesti nel mercato del lavoro, ma per l’altro verso i posti diminuiranno a meno che non aumenti la produzione.
Il piano del sindacato
Il sindacato ha deciso di individuare un piano con l’azienda per ricollocare tutti senza esuberi al termine dei lavori. Ricapitolando oltre i 150 interessati alla cassa integrazione nella vertenza sono coinvolti anche 20 addetti del vicino stabilimento di Paese.
La rigenerazione della fabbrica inizierà dal 1 Gennaio 2023 e finirà in Dicembre del 2024, si parla anche di un 20% in meno di stipendio lordo in busta paga dato il minor carico di lavoro. Il sindacato ha invece replicato che firmerà l’accordo se ci sarà una migliore integrazione economica e una maggiore trasparenza nelle informazioni.
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