Arte e medicina insieme in una sola mostra. Questo l’ingrediente fondamentale de “Il corpo scoperto”, la nuova mostra del MUSME di Padova.
Lo scambio fra anatomia ed arte, nel corso dei secoli, è stato sicuramente molto fitto. E ce lo testimonia sicuramente tutta la serie di ossa, nervi e muscoli che potremo vedere alla mostra “Il corpo scoperto: l’anatomia da Vesalio al futuro” che rimarrà al
MUSME (Museo della Storia della Medicina) di Padova dal 21 Maggio fino al 18 Settembre 2016. Francesco Peghin, Presidente della Fondazione del Museo, ci spiega che questa è la prima vera e propria mostra temporanea ed organizzata direttamente dalla Fondazione che ospita il museo dopo l’apertura e che ha lo scopo di avvicinare il pubblico padovano e non alla nuova realtà museale della città. Davide Gianella, consigliere con delega all’Università della provincia di Padova, ritiene che la mostra sia veramente aperta a qualsiasi tipo di pubblico e che abbia anche un elevatissimo livello sia culturale che scientifico. All’interno della mostra si troveranno difatti le più importanti pietre miliari dell’anatomia artistica, dal
De umani corporis fabrica di Vesalio, corredato di straordinarie illustrazioni di scuola tizianesca, alle opere di Girolamo D’Acquapendente, il chirurgo che, a fine 500, fece costruire il Teatro Anatomico di Padova. Maurizio Bonati, il curatore della mostra, ci assicura che la mostra darà ai visitatori anche la possibilità di notare sia l’avanzamento medico che quello artistico dal 500 ad oggi e come le due discipline si siano compenetrate nel corso dei secoli in un vero e proprio circolo virtuoso riconosciuto perfino tutt’oggi dall’Accademia, i cui studenti utilizzano ancora quei modelli per la realizzazione delle loro opere. Fra le tante cose da vedere, ci saranno anche alcune riproduzioni di opere famose, come ad esempio il
Cristo morto di Mantegna, arricchito di dettagli di interesse anatomico e medico.
