Oggi 24 gennaio è il giorno della partenza dello sciopero dei benzinai. Non hanno chiuso tutti, due distributori su dieci sono rimasti aperti. Fare il pieno non è dunque impossibile, solo più difficile.
La serrata dei distributori
La serrata che include anche del servizio self-service è iniziata oggi alle 19:00 sulla rete ordinaria e alle 22 sulle autostrade e proseguirà per 48 ore.
Si possono trovare in rete gli elenchi dei distributori che non aderiscono alla protesta. Costerà però di più, i prezzi di gasoli e benzina hanno registrato rialzi in tutta Italia perchè la domanda sta aumentando dato che gli automobilisti sono corsi a fare il pieno per non ritrovarsi a secco nei due giorni di protesta.
Associazione dei consumatori
I movimenti consumatori sono sulle barricate, soprattutto al sud dove lo sciopero arriva in giorni di emergenza maltempo e di allerta neve.
Le associazioni dei consumatori si sono rivolte ai prefetti per chiedere la precettazione dei benzinai. Il Codacons ha annunciato in più un esposto alla magistratura contro lo sciopero, ipotizzando la fattispecie di interruzione di pubblico servizio.
Il governo
Governo e categoria rimangono però fermi sulle loro posizioni. I gestori degli impianti, dopo due incontri con il Governo non si sono sentiti soddisfatti; non ci stanno ad essere additati come speculatori e si sentono penalizzati dall’obbligo di esporre il prezzo medio previsto dal recente decreto trasparenza. Chiedono di abrogare il cartellone sostituendolo con un QRCode; un app o con dispositivi luminosi.
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha dichiarato che il Governo non poteva tornare indietro, che non ha mai immaginato provvedimenti per additare alla categoria dei benzinai ma, per riconoscere il valore dei tanti onesti e che pubblicare il prezzo medio è di buon senso.