Nella prima diretta de “Il Fatto di Luigi Gandi” condotta da Luigi Gandi, gli ospiti si sono trovati a parlare dell’ingresso a pagamento a Venezia.
Le parole di Adriano Battistuzzi
“Beh innanzitutto io condivido in pieno quello che diceva l’onorevole Fincato però quando si parla di tasse, perchè questa in realtà è una tassa. E’ chiaro che non fa comodo a nessuno a meno che non sia quello che la riscuote ma alla fin fine quello che la riscuote non è quello che ne va a beneficiare.
Mi preoccupano le ricadute che possono avere queste tasse perchè già Venezia di per se è aggravata da tasse ulteriori che noi come noleggiatori di autobus paghiamo, perchè forse non tutti sono al corrente che per entrare a Venezia con un autobus noi arriviamo a pagare anche 330 euro al giorno senza diritto di parcheggio.
Ma non solo per Venezia, paradossalmente se io vado a prendere anche un gruppo che arriva in treno a Mestre pago un pass oneroso. Il paradosso è che siamo noi come azienda che anticipiamo, io qualche anno fa sono purtroppo finito in un fallimento, ho perso 20 mila euro e 4 mila erano di anticipi di questi ZTL, perchè poi diventiamo noi i soggetti che hanno l’onere di pagare e quindi anticipiamo anche.”
Le preoccupazioni di Battistuzi per l’ingresso a pagamento a Venezia
“Ma mi preoccupa anche un altro aspetto rispetto a tutto il ragionamento fatto. Condivido in pieno quello che diceva l’onorevole Fincato perchè se siamo noi in Europa ad abbattere i confini, che facciamo accordi di Schengen e poi arriviamo a Venezia e mettiamo i tornelli o i pedaggi, qualcosa non torna.
Forse qualcuno dovrebbe spiegare anche a quelli che hanno queste idee che il muro di Berlino non è andato giù da solo, lo hanno buttato giù con fatica, sangue e sacrifici, non vorrei che tornassimo ad avere i ceppo charlie come quelli che sono diventati meta turistica a Berlino. Ma sono diventati meta turistica a loro malgrado quindi io starei ben attento a proporre cose di questo genere.
Aggiungo anche un altro particolare che secondo me non è stato considerato. Se io sono ospite a casa di qualcuno di voi mi comporto da ospite e con molto rispetto. Nel momento in cui pago per essere a casa vostra un affitto o un pedaggio mi comporto in maniera diversa, non vorrei che poi entrasse nella testa di quel cittadino che arriva da fuori e paga che si senta autorizzato a fare quel di più rispetto a quello che non farebbe se fosse come ospite.
Quindi non c’è da sottovalutare anche il fatto che questo può creare un ulteriore degrado nella città. Condivido il fatto che Venezia è una città molto delicata e quindi anche i flussi turistici debbano essere regolamentati ma non monetizzando cose che non hanno ragione di esserlo.”