L’utilizzo di farine di insetti negli alimenti è passato anche attraverso le forche caudine della Conferenza delle Regioni seppur con alcuni puntini sulle i. Insomma sarà sempre più difficile difendere il Made in Italy e quando si andrà a fare la spesa, bisognerà inforcare gli occhiali e leggere attentamente anche le diciture più piccole, perché spesso è lì che si annida la precisazione.
Farine di insetti
In particolare la Conferenza delle Regioni pur manifestando la sua contrarietà, parere non vincolante, alla decisione Europea di immettere nel commercio farine di insetti, ha dovuto esprimersi sull’etichettatura e ha chiesto, almeno, di segnalare nelle etichette la presenza di questo tipo di farina anche quando è presente in quantitativi inferiori a quelli ammessi per legge.
Il commento dell’assessore Federico Caner
Le parole di Federico Caner, assessore all’agricoltura della Regione del Veneto: “La conferenza delle regioni ha approvato all’unanimità il decreto del Mistero all’agricoltura perché sono stati accolti anche gli emendamenti richiesti dalle regioni. Tra questi il fatto di inserire anche il livello minimo di presenza di insetti nelle confezioni, diciamo, non soltanto al livello massimo ma soprattutto anche la richiesta di coinvolgere il Ministero della Sanità soprattutto per i temi legati anche agli allergeni”.
Le regioni hanno inoltre chiesto che i prodotti con queste farine siano ben identificabili ed esposti e in scaffalature dedicate.