Ancora in cerca di un’identità vincente, l’M9 prova a crescere con nuovi progetti e nuove strategie. Grandi mostre di arte contemporanea come quella prossimamente dedicata ad Emilio Vedova.
Le novità e le offerte
Altro elemento di novità sarà il carattere immersivo, fortemente emozionale dell’esposizione permanente e poi un’offerta didattica all’avanguardia focalizzata sulle discipline cosiddette steam ovvero scienze, tecnologia, ingegneria, arti e matematica.
Un programma davvero ambizioso come ci spiegano il Direttore Scientifico di M9 Luca Molinari e il Presidente della Fondazione di Venezia Michele Bugliesi.
Il pensiero del Presidente della Fondazione
Le parole di Michele Bugliesi, Presidente Fondazione di Venezia: “E’ un programma molto ambizioso articolato su tre serventi. Una nuova programmazione delle mostre temporanee che si avvia con la grande mostra su Emilio Vedova a partire da maggio fino a novembre”.
“Un evento importante sia per l’importanza dei contenuti sia anche per il significato che ha quel museo, che apre per la prima volta le sue porte all’arte contemporanea per scelta di un’artista che ha detto apriamo un segmento che fino ad oggi non avevamo esplorato. Però continua ad essere identitariamente coerente col museo perché si tratta di un’artista nella sua attualità, nella sua capacità espressiva dal punto di vista artistico è comunque legato a una cifra importante di impegno sociale e civico che è la cifra del nostro museo”.
L’avvio di una rivoluzione
“Dunque per M9 Museo del 900 di Mestre il 2023 segna l’avvio di una piccola rivoluzione che inizia con l’ingresso ufficiale dell’arte contemporanea e prosegue con il riallestimento della mostra permanente e il potenziamento delle attività educative”.
Le parole di Luca Molinari, Direttore Scientifico M9 Museo del 900: “Il lavoro sulla mostra permanente che ci porta ad avere un nuovo spazio immersivo di 400 metri quadri dove affiancarsi alla mostra esistente, il lavoro educativo che sta crescendo normalmente. Quindi sono stati fantastici con i potenziamenti del’area esterna che triplicherà e aumenta l’offerta regionale, il livello di assoluta unicità. E poi il lavoro enorme fatto con tutto il territorio che ci porta ad accogliere quindici progetti di quindici assessori del territorio che verranno anche in parte fatti dentro M9”.
L’M9 come fonte da cui dissetarsi
Per l’anno in corso sono previsti circa 350 eventi che dalla primavera all’autunno animeranno non solo il museo ma anche gli spazi esterni con l’obiettivo di rendere l’M9 una casa aperta in costante dialogo con il pubblico o, come dice la Presidente della Commissione Cultura Giorgia Pea, una fonte da cui dissetarsi.
Le parole di Giorgia Pea, Presidente Commissione Cultura del Comune di Venezia: “Mi piace pensare ad M9 come ad una fonte dalla quale ci si possa assolutamente tutti assolutamente dissetare in modo libero, in modo trasversale per poter attingere dal passato e saper fare una buona sintesi per il futuro che tutto sommato, è adesso il futuro, adesso sicuramente Venezia è la città più antica del futuro”.
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