Il futuro sono i pannelli fotovoltaici e l’idrogeno per il Veneto. Oggi si è parlato di energia a Mestre. Si è cominciato con l’inaugurazione del nuovo centro operativo di E-Distribuzione che sarà il cuore e il cervello della diffusione di energia nel Veneto.
Il progetto di Marghera sui pannelli fotovoltaici
Si è proseguito nella sede della città metropolitana parlando di comunità energetiche rinnovabili durante un incontro informativo in cui si è parlato del progetto pilota di Marghera della società Insula secondo cui 32 alloggi distribuiti in sei palazzine saranno alimentati dall’energia di pannelli fotovoltaici installati sul tetto di un capannone adiacente. Insomma, il Veneto e Venezia puntano sull’innovazione tecnologica e si è cominciato ad investire durante la pandemia.
Il Presidente Luca Zaia
Le parole di Luca Zaia, Presidente della Giunta Regionale del Veneto: “Durante il periodo della pandemia E-distribuzione ha investito. Oggi siamo un centro, diciamo, digitale di monitoraggio di 88.000 km di rete e questo dà una dimensione che siamo tra i primi a livello internazionale”.
Da questo centro dipendono 154 impianti primari e 38.000 cabine secondarie distribuite in tutte e sette le provincie venete e parte di quest’energia verrà dalla centrale di Porto Marghera dove si sta scommettendo sull’idrogeno.
Il pensiero di Roberto Marcato
Le parole di Roberto Marcato, Assessore Regionale allo Sviluppo Economico ed Energie: “Allora, noi stiamo lavorando al nuovo piano energetico regionale che in qualche modo è lo strumento attraverso il quale vorremmo diventare sempre meno dipendenti dal mondo in termini energetici”.
“Stiamo lavorando sulle linee di intervento e le due linee su cui è opportuno intervenire è il fotovoltaico da una parte e l’idrogeno dall’altra. Sul fotovoltaico ricordo che la regione Veneto, il nostro territorio, è secondo solo al Piemonte per produzione di energia elettrica da fotovoltaico e su questo le comunità energetiche giocano davvero un ruolo importantissimo”.
“Dall’altra parte c’è tutto il tema dell’idrogeno e noi con la Fondazione “Venezia capitale mondiale della sostenibilità” dove c’è la regione e c’è la città metropolitana con il sindaco Brugnaro e ci sono i grandi player nazionali, internazionali sempre nel comparto energetico, lì stiamo lavorando perché vorremmo che il Veneto diventasse centro nevralgico di produzione e consumo di idrogeno. Ovviamente i due focus territoriali sarebbero Porto Marghera e Padova dove c’è l’università”.
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