Il Fatto

Carne sintetica, l’Italia la vieta: parla Sergio Berlato

Berlato: "Ciascuno è libero di scegliere, l'importante è che conosca le conseguenze e non si imponga agli altri. L'Italia dice no alla carne sintetica".

Trasmissione chiara su posizioni importanti da ascoltare su temi sensibili e importanti per la nostra popolazione. Posizioni coerenti e non di bandiera su vaccini, commissione d’inchiesta, case svalutate, motori termici messi presto fuori gioco, adozioni gay e cambio di sesso, carne sintetica. Un Sergio Berlato a 360 gradi intervistato da Luigi Gandi.

Approccio ideologico

Luigi Gandi: “Che dire ora, onorevole, sulle azioni recenti che riguardano l’introduzione di grilli, formiche e altri insetti nella nostra alimentazione. La gastronomia italiana è famosa in tutto il mondo per i suoi prodotti, perchè fare una cosa simile?”

Sergio Berlato: “Questo è frutto di quel tipo di ideologia molto pericolosa, con cui spesso viene vestita anche l’iniziativa di natura economica. Cosa c’è dentro la farina di insetti e dietro la volontà di farcele mangiare. È un’iniziativa che si accompagna anche all’idea della carne sintetica, ed è ciò che sta avanzando in Europa come imposizione.

Dietro a tutto questo c’è l’approccio ideologico di tutti coloro che sostengono che gli animali non debbano essere sfruttati a beneficio degli esseri umani. L’idea animalista dice che gli animali hanno lo stesso diritto degli esseri umani di vivere, ponendo sullo stesso piano la vita di un bambino e quella di un uccellino. Dunque, sostengono che per evitare che l’animale venga sfruttato, debbano essere attivate iniziative che impediscano agli uomini di fare allevamento, agricoltura, di esercitare caccia e pesca”.

Cambiamenti sulla tavola del consumatore

Sergio Berlato: quindi la proposta sarebbe quella di non avere più carne animale servito sulla tavola del consumatore, ma prodotti sintetici che vengono realizzati utilizzando cellule staminali. Siccome solo poche grandi multinazionali sono in grano di produrle, correremo il rischio, così come sta avvenendo per le batterie delle auto elettriche, di affidare il compito di fornirci l’alimentazione a poche multinazionali.

Inoltre, la questione delle farine di insetti. Parto dal presupposto che ciascuno può sentirsi libero di fare le proprie scelte dal punto di vista alimentare, sessuale, religioso. Ma il problema sta nel fatto che questi vogliono imporlo a noi, a tutti gli altri. Abbiamo il dovere di informare le persone sulle caratteristiche dei prodotti di cui ci si nutre.

Bene ha fatto il governo a dire: chi sceglie di essere vegano è libero di farlo, l’importante è che sappia quali sono le conseguenze delle sue scelte e non le imponga agli altri. È stato il primo caso al mondo in cui la nazione Italia ha vietato la produzione e commercializzazione di carne sintetica.

C’è rispetto per tutte le scelte, anche quelle sessuali. Basta non confondere unione tra persone che si amano e il concetto di famiglia naturale. C’è una teoria dell’uomo maschio e della donna femmina, secondo cui le persone nascono maschi o femmine indistintamente e poi può scegliere se diventare uomo, donna o una delle variabili intermedie enunciate dagli LGBTQ+. Le persone dello stesso sesso hanno il diritto di vedere la loro scelta tutelata ma non discutiamo sulla possibilità di crescere un bambino”.

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