Due reperti, un askos, antica forma greca di vaso e un’anfora di ceramica apula, probabilmente corredo funerario del III e IV secolo a. C. dell’Antica Grecia, sono stati consegnati alla Soprintendenza archeologica di Venezia.
Reperti storici di origine greca
Stamani, di preciso sono stati portati tali reperti nella Sala del Piovego a Palazzo Ducale. A conclusione di un’indagine attraverso cui sono stati recuperati due oggetti che erano stati in precedenza messi in vendita da una casa d’aste romana, nell’agosto 2021.
I reperti non erano accompagnati dalla documentazione che attestava la legittima proprietà degli offerenti. Così i carabinieri del nucleo Tutela Culturale del Patrimonio di Venezia hanno perquisito le abitazioni di chi stava tentando di vendere i due pezzi preziosi. ed è stata effettuata la confisca.
Beni sottratti illegalmente
Attingendo anche alle informazioni contenute nella Banca Dati dei Beni Culturali sottratti illecitamente, i militari hanno proseguito le indagini. Hanno scoperto in questo modo che i due oggetti erano stati oggetti di varie compravendite, anche all’estero. Sono state denunciate 8 persone per ricettazione di beni culturali.
Ankos e anfora sono due pezzi unici, di inestimabile valore storico e culturale. Il primo rappresenta un’anatra stilizzata, due cavalieri su cavalli rampanti. La seconda invece raffigura un giovane nudo che regge una coppa e una corona, insieme ad una giovane donna che stringe una fascia decorata e un ramo. Seguono due uomini in atteggiamenti affrontati, di cui uno regge un bastone, con valore simbolico.
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