Nuova puntata de “Il Fatto di Luigi Gandi” dal titolo “droga libera o repressione con nuove leggi?” Ne parliamo con Renato Boraso, Assessore alla Mobilità e tante altre deleghe del comune di Venezia, primario di psichiatria Pier Paolo Urbani che analizzerà anche gli effetti della droga sulla psiche umana, Giampaolo Conte ossia il responsabile del comitato di Via Piave e altre zone di Mestre, che lamenta un degrado importante in questa realtà veneziana.
La protesta di Giampaolo Conte
Giampaolo Conte, cittadino Via Piave di Mestre: Tornando su via Piave, ciò che da più fastidio al cittadino è il tossico che viene sotto casa. Lo spacciatore generalmente tiene il marciapiede perché ha le sue zone, non viene sotto casa. Ma è il consumatore che ci mette in un atmosfera non solo di insicurezza ma anche malessere.
Si mettono tra macchina e macchina o sui rialzi dei muri, preparano le siringhe aiutati dalla luce dei portoni e poi le lasciano lì. Non hanno rispetto per i cittadini né per i luoghi della collettività e dei bambini: in piazzale Bainsizza, ad esempio, non possono giocare sullo scivolo perché ci sono le siringhe abbandonate.
Questo non va bene. L’esercito e le forze dell’ordine presidiano molto i parchi e le zone circostanti, ma non possono intervenire direttamente per fermarli.
Le forze dell’ordine
Renato Boraso, Assessore alla Mobilità Comune di Venezia: Anche i presidi militari e il battaglione dei carabinieri qui a Mestre non possono muoversi previo ordine dello Stato Maggiore. Per chi esercita la professione è anche demoralizzante rischiare la vita per poi vedere nel giro di poco i delinquenti di nuovo in libertà.
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