Paolo Gasparetto, presidente FOIV (Federazione Ordine Ingegneri del Veneto): “Serve la realizzazione del piano regionale dei trasporti. Si tratta di una cosa utile per il Veneto, declinata in tutte le prospettive. Compreso il tema della ciclabilità, un elemento chiave per il nostro sviluppo turistico”
Non hanno dubbi gli ingegneri del Veneto: il piano regionale dei trasporti approvato nel 2020 è ancora sulla carta. Le piste ciclabili sono sicuramente le vie più sostenibili e attrattive per i turisti, ma vanno fatte, e c’è molto altro.
La parola all’assessore
Elisa De Berti, assessore regionale del Veneto alle infrastrutture: “Innanzitutto mi fa piacere che gli ingegneri vogliano dare il loro contributo, confrontarsi e partecipare ad un tavolo di concertazione che sarà il Veneto del futuro. Sono sempre stata aperta alle opinioni e ai consigli di tutti. Noi sulle infrastrutture e i trasporti partiamo nel 2020 con l’approvazione del nuovo piano regionale dei trasporti che risaliva agli anni ’90. Abbiamo fatto un piano basato sulla dinamicità e l’elasticità. Dobbiamo spingere sull’intermodalità e comunque una mobilità integrata nella quale io credo molto. Il Veneto bene o male era diviso a compartimenti stagni”.
L’intermodalità e il futuro dei trasporti
L’intermodalità sarà il futuro dei trasporti. Già ora chi si muove parte da casa con la bicicletta e sale su un treno, o prende la macchina e poi dal bagagliaio tira fuori il monopattino, oppure sale su un autobus e poi su un vaporetto. Ancora, sceglie il pullman per raggiungere l’aeroporto e il taxi è il mezzo che risolve tutti i problemi all’occorrenza.
Tuttavia, si tratta di mezzi di trasporto che devono essere messi in connessione, costruendo centri intermodali con le stazioni vicine. Attraverso la digitalizzazione si può rendere più rapido l’acquisto del biglietti. Ma si deve agire e, se ci sono nodi da sciogliere, gli ingegneri si mettono a disposizione.
Paolo Gasparetto: “La nostra presenza assieme alla Regione Veneto è anche per studiare insieme quali sono i punti deboli e come risolverli. Ovunque c’è qualcosa che non funziona o che potrebbe essere fatto meglio”
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