Il Fatto

Berlato denuncia la reintroduzione dei grandi carnivori

L'Europarlamentare del Gruppo Conservatori e Riformisti Europei Sergio Berlato denuncia la reintroduzione dei grandi carnivori: "Dietro i progetti finanziati dall'UE c'è un grande giro di affari".

Luigi Gandi: “Buonasera cari telespettatori. Ci troviamo con Sergio Berlato, Europarlamentare membro del Gruppo Conservatori e Riformisti Europei.  Grazie per essere qui con noi a discutere sul tema di oggi: i grandi carnivori. Noi sappiamo che alcuni ambientalisti sono finanziati dall’Unione Europea, ma per che cosa sono finanziati Onorevole?”

La denuncia di Berlato

On. Sergio Berlato, Europarlamentare del Gruppo Conservatori e Riformisti Europei:” Io ho più volte denunciato il grande giro di soldi che ruota attorno alla reintroduzione dei grandi carnivori e di altre specie animali in Italia. In sovrimpressione viene riportata una sintesi dei tanti soldi che girano. Tanti affermano di avere a cuore la vita dei lupi, degli orsi, degli istrici, della lince e via dicendo. In realtà, al di là di qualche passionario animalista, dietro c’è un grande giro di affari.

Solamente parlando dei progetti riguardanti i lupi, abbiamo: LIFE M.I.R.C.O, al quale sono stati destinati quasi 3 milioni di euro; LIFE WILD WOLF, per un budget di oltre 7 milioni e un contributo EU di più di 5 milioni di euro; LIFE WOLFALPS, che prevede per gli anni 2018/2024 un budget di 11 milioni di euro e un contributo EU pari a 7 milioni di euro.

La situazione è analoga per l’orso: il progetto LIFE BEAR-SMART CORRIDORS è stato finanziato per quasi 6 milioni di euro, con un contributo EU di più di 4 milioni sei milioni di euro; LIFE URSUS è stato finanziato dalla EU per quasi 400.000 euro. Ma in generale ci sarebbero molti più progetti che potremmo prendere in esame.”

Gli orsi in Trentino

Luigi Gandi: “Ma tutti questi contributi pubblici per cosa vengono utilizzati?”

On. Sergio Berlato:” I contributi pubblici vengono utilizzati solo in minima parte per reintrodurre gli animali. Ad esempio questo è stato fatto per gli orsi in Trentino, quando si è deciso di comprare degli orsi in Slovenia e di liberarli in Trentino, con tutte le conseguenze a noi tristemente note, come ad esempio la morte di Andrea Papi. In Trentino attualmente ci sono più di 200 orsi, che stanno crescendo in modo incontrollato e in un ambiente fortemente antropizzato e turistico. Le persone si trovano quindi a dover convivere con degli animali, che talvolta possono essere molto feroci e rappresentare un pericolo per l’uomo.”

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