Tempo di vacanze ma non per tutti. I prezzi sono troppo alti e sull’inflazione sarà inviata la guardia di finanza a vederci chiaro. Lo ha deciso ieri, giovedì 6 luglio, il ministro delle imprese del made in Italy, Adolfo Urso, che in consiglio dei ministri ha elencato alcune zone d’ombra nel rincaro dei prezzi, soprattutto nei biglietti aerei.
Rincaro prezzi: partono le indagini
Non si spiega infatti l’aumento di questi ultimi dato calo del 20% del prezzo del carburante. Non ci sono solo i voli a suscitare sospetti ma anche per esempio i prodotti per bambini, seggiolini e pannolini, che pur avendo beneficiato del taglio dell’IVA dal 22% al 5%, nel mercato hanno mantenuto inalterati i prezzi. Costa di più anche l’ortofrutta e non si può parlare di siccità essendo stato il mese di giugno un periodo molto piovoso. Forse è calata l’offerta a causa degli allagamenti in Emilia e questo dovranno accertarlo gli investigatori. Dietro l’angolo comunque c’è l’ombra della speculazione. È certo infatti che i valori dei carburanti sono scesi e si sono stabilizzati. Ora che il cherosene acquistato quando costava di più è stato consumato, il governo si aspetta un calo dei prezzi.
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