Servizi Cultura e spettacolo

“Perdona il mio silenzio” di Margherita Verlato

I segreti di una vita raccontati da una nonna a una nipote. "Perdona il mio silenzio", romanzo d'esordio di Margherita Verlato si interroga sul peso che una mancata elaborazione del dolore può avere non solo a livello personale ma anche famigliare e generazionale.

È una semplice frase: “Perdona il mio silenzio”, scritta su una cartolina spedita nel 1957 a far scattare l’intuizione di una storia piena di segreti e rimpianti. Nasce così il libro d’esordio di Margherita Verlato, giovane docente di lettere padovana, autrice del romanzo “Perdona il mio silenzio” edito da Ronzani e presentato a Palazzo Santo Stefano, sede della provincia di Padova.

Perdona il mio silenzio

Vincenzo Gottardo, vicepresidente Provincia di Padova: “Perdona il mio silenzio è una storia commovente perchè in qualche modo coinvolge tutti noi in un mix di parole che sono 2 sentimenti che ognuno di noi prova: il perdono e il silenzio. Questa storia vede il legame importante tra la protagonista e il suo passato cercando di rivivere in qualche modo quello che è mancato nel passato della propria famiglia in particole la nonna. Una storia da leggere e da vivere che ci permette di rivivere le nostre emozioni. Una bellissima storia raccontata da Margherita Verlato autrice di questo romanzo di circa 400 pagine che consiglio di leggere, denso e ricco di emozioni”.

Il tema della fragilità

Andrea Colasio, Assessore alla cultura – Comune di Padova: “Libro in gran parte autobiografico e in parte di fantasia. È un bel libro che ci fotografa le emozioni e le incertezze. Il tema centrale è la fragilità che caratterizza la protagonista Anna che in modo speculare dialoga con un’altra protagonista, la nonna Adele di 85 anni.  Due donne con due storie molto diverse ma che convergono verso il dolore della perdita e dell’abbandono.

Dal pessimismo alla speranza

Il libro ci racconta di 2 grandi sconfitte perchè entrambe perderanno l’amore ma sapranno convivere con un amore diverso: un amore che vive di altri valori per cui le assenze diventano presente. Il plot narrativo è molto ben costruito, pur non volendovi svelare tutti i segreti, l’autrice gioca a incastri di scatole cinesi con una grandissima abilità. Affascinante come il libro cominci con un fondo di pessimismo, le ultime lettere di Jacopo Ortis, ma finisce con un Pavese positivo che dice che la vita è bella e bisogna sempre ricominciare. È questo che hanno fatto le due protagoniste reinventando la loro vita dopo la tragedia”.

Perdona il mio silenzio: tra le generazioni

Margherita Verlato, scrittrice: “È una storia che racconta le dinamiche intergenerazionali che tutti noi abbiamo, una storia di silenzi, emozioni non espresse e malinconia che si passano le generazioni. Il senso di questo romanzo è che la nipote, ascoltando la storia della nonna, fa pace con la sua storia famigliare perchè capisce che ciò che è accaduto 50 anni prima della sua venuta al mondo ha influenzato anche la sua vita”.

GUARDA ANCHE: Challengers aprirà la Mostra del Cinema di Venezia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Disattiva AdBlock per sostenerci

Televenezia ogni giorno mette a disposizione informazioni e contenuti gratuiti. La libertà d'informazione deve essere sostenuta e Televenezia lo fa anche grazie ai banner pubblicitari. Sostienici e disattiva AdBlock