Daniele Giordano, segretario CGIL di Venezia: “Come CGIL di Venezia siamo stati in consiglio regionale a consegnare le firme che abbiamo raccolto in tutto il territorio. Più di 17mila firme di cittadine e cittadini veneziani che chiedono lo stop ai tagli alla sanità pubblica. Chiedono un’investimento nella salute, maggiori risorse a tutela proprio dei cittadini. Questo per accedere alle prestazioni in tempi adeguati, oggi troppo spesso ci sono liste d’attesa interminabili. Il cittadino è così costretto a rivolgersi al privato a spese proprie.”
“Abbiamo raccolto l’impegno di tutte le forze politiche che ci hanno ascoltato (Lega, PD, Verdi, FdI) nel sollecitare in maniera chiara il governo per un maggiore stanziamento di risorse alla sanità”
Giovanni Leoni sulla sanità
Ci spiega quello che sta accadendo nella sanità veneta il presidente dell’Ordine dei Medici di Venezia, Giovanni Leoni.
Giovanni Leoni: “Con il definanziamento perdurante da anni nella sanità pubblica, avanza la sanità privata convenzionata. Naturalmente, il privato investe nelle necessità più importanti dal punto di vista numerico e quantitativo. Sceglie gli ambiti di attività, per esempio visite cardiologiche, oculistiche, ginecologiche, tutto quello che al momento è in carenza per mancanza di professionisti.
Il pubblico però serve per l’emergenza, per i poli-patologici e per coloro che non possono permettersi le visite private. Per questo è assolutamente necessario potenziare l’investimento a livello di miliardi per la pubblica. Ne sono stati promessi 3, ma dovrebbero essere ben di più. Questo perché il prodotto interno lordo italiano ha solo il 7,1% di investimento, rispetto all’8%, 9%, 10% di altri paesi europei.”
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