Il tema dei migranti è molto presente in questa edizione di Venezia 80. “Io Capitano” di Matteo Garrone, quinto film italiano in concorso, nasce dall’idea di raccontare il viaggio epico di due giovani migranti senegalesi, che lasciano Dakar e attraversano l’Africa con tutte le insidie del deserto, gli orrori dei centri di detenzione in Libia, i pericoli del mare, inseguendo un sogno chiamato Europa.
Io Capitano
Per realizzare il film, spiega Matteo Garrone, siamo partiti dalle testimonianze vere di chi ha vissuto questo inferno e abbiamo deciso di mettere la macchina da presa dalla loro angolazione, raccontando dunque questa odissea contemporanea dal loro punto di vista, in una sorta di controcampo rispetto alle immagini che siamo abituati a vedere dalla nostra prospettiva occidentale. Insomma un tentativo di dare finalmente voce a chi di solito non ce l’ha.
Origin
L’altro film in gara oggi per il leone di Venezia è “Origin” di Ava DuVernay sulla vita e l’opera della scrittrice Isabel Wilkerson, prima donna afroamericana vincere il premio Pulitzer nel giornalismo, da sempre impegnata a lottare contro le discriminazioni e le disuguaglianze razziali presenti in America.
La scrittrice viene ritratta mentre realizza la sua opera più rappresentativa “Casta”, un libro che analizza il sistema di caste e di gerarchie negli Stati Uniti. Per farlo la scrittrice ha viaggiato in tutto il mondo alla ricerca delle differenze tra stato e stato.
Ava DuVernay è una delle cinque donne ammesse nella sezione principale di Venezia 80 e con “Origin” è di fatto la prima regista afroamericana a competere per il Leone d’Oro.