Le piccole imprese sono attese nei prossimi autunno-inverno dalle forche caudine dei rincari: è di queste ore la notizia di un aumento dell’energia, vero e proprio punto di partenza per il rialzo dei prezzi, e l’inflazione è ancora un problema.
Serpeggiava preoccupazione all’assemblea annuale della CNA Veneta, una delle associazioni di categoria delle imprese artigiane.
Il commento del presidente della CNA Veneto
Il Presidente Cna Veneto, Moreno da Col: “I nodi sono gli stessi che c’erano sostanzialmente anche l’anno scorso, ovvero, abbiamo il tema dei crediti incagliati in superbonus, per il quale non è ancora stata trovata una soluzione.
C’è poi il tema dell’energia: dalle notizie che si hanno sono previsti forti aumenti per il periodo invernale e che quindi andranno a cascata anche sulle nostre imprese.
Infine il tema del costo del denaro: l’inflazione. Esso pesa moltissimo sul credito che le nostre imprese chiedono al sistema bancario, sempre con maggiori difficoltà.
Mettiamo assieme tutte queste cose, aggiungiamoci poi la necessità per la transizione ecologica, la transizione digitale e tutto quello che serve a rinnovare le imprese.. La situazione è decisamente complicata.”
Obiettivo
L’obiettivo dell’associazione durante l’assemblea era incontrare il mondo politico per dialogare sulle soluzioni e ha invitato tra gli altri il presidente della giunta regionale Veneta Luca Zaia.
Il partito della Lega ha le sue radici proprio nel tessuto imprenditoriale e dunque non stupiscono le parole di Zaia sull’importanza sociale, oltre che economica delle piccole imprese, ma il presidente della CNA Veneta lamenta poca attenzione per le piccole aziende rispetto a quelle più grandi.
Il commento di Luca Zaia
Luca Zaia: “Cna è sempre presente nella difesa degli artigiani e delle loro attività. Una difesa non solo produttiva ma anche identitaria, visto considerato che dietro ogni produzione artigianale c’è una storia del territorio, di una comunità.”
Piccole imprese
Le piccole imprese spesso sono a carattere familiare e i problemi economici delle famiglie finiscono per avere ripercussioni sull’andamento dell’azienda di casa. Ebbene da quando l’Unione Europea ha rialzato il costo del denaro chi ha contratto mutui con tassi variabili, sta vivendo un inferno quotidiano.
Riprende Moreno da Col: “Sia valorizzato il ruolo della piccola impresa, che spesso è messa in secondo piano rispetto alla grande impresa. La piccola impresa ha un valore nel nostro territorio, per il made in Italy e non solo.”
Il commento del presidente di Adico
Il Presidente del Movimento dei consumatori Adico Carlo Garofolini aggiunge: “Dieci aumenti del tasso d’interesse in 14 mesi, una vera e propria mazzata. Per coloro che stanno pagando un mutuo a tassa variabile o per le giovani coppie che devono sottoscrivere a un mutuo per la prima volta.
Secondo uno studio dell’Adico, le rate sono salite mediamente del 79% rispetto a 14 mesi fa, ciò significa una stangata per le famiglie e una fatica per i giovani a pensare di potersi costruire un futuro. Ricordiamoci che nella provincia di Venezia, in Veneto sono circa 2/3 le famiglie con mutuo a tasso variabile.”
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