Il punto di Sergio Berlato
Sergio Berlato: “Guardi, intanto voglio chiarire l’aspetto del grande imbroglio, per dire. Quindi abbiamo detto numeri per terrorizzare le persone ogni sera. Il bollettino che sembrava un bollettino di guerra. Riportava tutti i morti da COVID e quant’altro, quando abbiamo riscontri oggettivi che dimostrano che la maggior parte di coloro che erano classificati come morti per Covid in realtà così non erano. Erano classificati come morti per Covid anche persone decedute per tutt’altre patologie tumorali e malattie cardiovascolari o respiratorie o quant’altro.
I numeri spaventosi
Servivano questi numeri proprio per terrorizzare le persone. Questo è successo, quindi è stato un grande imbroglio. Per assecondare interessi faraonici o iniziative politiche di pochi soggetti, si è arrivati a una specie di ipnosi collettiva. Perché le persone che continuavano a essere bombardate da queste cattive informazioni, sono state costrette poi a ad andare a fare delle scelte che non avevo mai fatto, in situazioni normali.
Il diritto al lavoro
Pensate che solo in Italia, sono arrivati a impedire alle persone di andare a lavorare. Anche se erano disponibili a sottoporsi anche a un tampone ogni giorno per dimostrare di essere persone sane. È stato loro impedito di andare a lavorare, quindi di garantire una esistenza dignitosa a se stessi e alle proprie famiglie. Solo perché non hanno ceduto al ricatto vaccinale. Questo è stato qualcosa di assurdo.
Pensate nel settore sanitario. In campo sanitario, con la estrema carenza di personale che abbiamo sia medico, che paramedico. In tutte le strutture sanitarie bene queste persone non sono potute andare a lavorare. Non solo quindi di andare a prendere lo stipendio, ma anche di curare persone, malate di altre cose. Questo è quello che è successo e riteniamo questa scelta indegna, incredibile.”
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