Andrea Chinellato “Una lotta impari”
Paolo Dalla Vecchia: “Quello del granchio blu, è uno dei punti in questo momento, all’attenzione anche della politica, degli amministratori. Perché c’è una filiera di 1500 addetti, che in decenni ha sviluppato una risposta formidabile nel Delta del Po e anche nella nostra laguna. Che è quella cosi detta dei “caparosolanti” che in questo momento sono in gravissima difficoltà.”
Andrea Chinellato: “Purtroppo si, parliamo di un granchio paragonato ad un carroarmato, è in grado con le sue chele, di aprire, di rompere le conchiglie dei molluschi. Quindi delle vongole, ma anche di altri organismi e lo fa su tutte le taglie. Mettiamoci nei panni del molluschicultore, che sta seminando delle piccole vongole e queste vengono spazzate via. In pochissimo tempo, dalla densità elevata di questi granchi nelle loro concessioni.
Una lotta impari in questo momento, quindi stiamo affrontando veramente un periodo molto delicato per l’economia e anche per la laguna. Addirittura viene quasi sconsigliato quello di seminare vongole in questo momento. Perché la densità è talmente alta che il rischio di non avere un prodotto sufficientemente remunerativo è elevata. Al termine della stima di un ciclo di allevamento di vongole.
Curiosità sul granchio blu
Paolo Dalla Vecchia: “Ci può raccontare ancora qualche altra curiosità sulla biologia di questa specie?”
Andrea Chinellato: “è una specie fantastica. L’analizzo da un punto di vista biologico, perché se si parla di specie in grado di colonizzare ambienti nuovi, il granchio blu è tra i migliori. Oltre ad avere una grande capacità riproduttiva, è una specie che tollera salinità bassissime e anche salinità molto elevate.
Non ha paura di nulla e questo vale anche per quanto riguarda le temperature, addirittura temperature estremamente calde. Immaginiamoci un’estate molto calda, quando le temperature del delta sono molto elevate fanno scappare i pesci che si spostano verso il mare. Lui non ha nessun problema, rimane nel territorio, in ambienti particolarmente caldi. Addirittura, quando l’ossigeno per molti pesci è praticamente al limite della sopravvivenza, questo granchio riesce a resistere anche a concentrazione di ossigeno molto basse.
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