“L’arrivo della Bolkestein ha gettato nell’incertezza circa 200mila imprese italiane e 400mila lavoratori. Un’incertezza che perdura da oltre un decennio e, tra proroghe e provvedimenti contradditori, la questione è ancora aperta”. Lo ha detto la presidente della Confesercenti Patrizia De Luise, aprendo l’assemblea dell’Associazione che si tiene con modalità innovative nel metaverso.
Il commento della Presidente di Confesercenti
“Solo pochi giorni fa – ha sottolineato De Luise – l’ennesima sentenza per i balneari che potrebbe rimettere in discussione tutto. Uno stallo devastante che ha bloccato gli investimenti e l’avvio di nuove attività nei comparti interessati. Senza certezze sul futuro, molti imprenditori stanno lasciando: nel solo commercio ambulante, negli ultimi due anni sono sparite in media venti imprese al giorno. Di questo passo non ne apriranno più già nel 2026. Si stima che in questi settori, per l’incertezza, si siano bruciati 3 miliardi di euro”.
La Bolkestein
“I vari governi che si sono avvicendati in questi anni – ha aggiunto la presidente – hanno scelto di non decidere. La Bolkestein è una spada di Damocle che continua a pendere sul sistema economico italiano. A rischio immediato sono le oltre 7mila imprese dei nostri stabilimenti balneari. Un pilastro fondamentale dell’economia turistica italiana che attira milioni di visitatori ogni anno, sia italiani che stranieri, contribuendo significativamente alla ricchezza locale e nazionale”.