Posate ulteriori 26 pietre d’inciampo
Ermelinda Damiano, Presidente del Consiglio comunale di Venezia: “Abbiamo iniziato ufficialmente il nostro percorso della memoria con la posa delle pietre d’inciampo. Ulteriori 26 pietre. Raggiungiamo così il numero di 185 in tutta la città e questo ci riporta in qualche modo al fatto che Venezia sia per eccellenza la città della memoria, terza città dopo Milano e Roma per posa di pietre d’inciampo. Questa mattina con noi molti studenti, molti giovani. Importante perché è a loro che dobbiamo cedere questo testimone, dovranno loro continuare questi percorsi.”
“Le pietre d’inciampo rappresentano uno dei momenti più significativi del nostro percorso, del nostro mese della memoria, perché ci restituiscono nell’immediatezza quella realtà crudele, quella realtà drammatica, tragica della Shoah e dei campi di sterminio nazisti. Attraverso le pietre restituiamo un’identità, un nome ai nostri cittadini deportati e oggi ne abbiamo ricordato, celebrato la memoria.”
Anche l’attualità nel ricordo dei deportati
Il presidente della comunità ebraica di Venezia, Dario Calimani, con l’occasione ha posto l’attenzione sui temi di attualità e ciò che sta accadendo in Medio Oriente: “La posa delle pietre d’inciampo è un momento alto per fissare il ricordo delle vittime. Non possiamo però compensare i delitti della storia con altri delitti, altri crimini e altre realtà”.
Alla cerimonia erano presenti, inoltre, i rappresentanti degli enti che ogni anno partecipano al coordinamento cittadino per l’organizzazione del “percorso della memoria” oltre che ad alcuni rappresentanti della Consulta provinciale degli studenti che continueranno a prendere parte ad altri appuntamenti previsti durante il “mese della memoria”. La posa continuerà anche domattina partendo da Campo San Lio a Venezia e ultimare questi percorsi.
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