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Musme: perchè le ghiandole surrenali si ammalano

Ghiandole Surrenali: le ultime scoperte su quest’organo fondamentale per la sopravvivenza del genere umano

Il 22 e 23 settembre il Musme, museo della medicina di Padova ospita un importante convegno dedicato alle ghiandole surrenali, un organo spesso trascurato ma fondamentale per la sopravvivenza del genere umano. Le ghiandole surrenali sono la cenerentola della ricerca scientifica. La Clinica di Endocrinologia dell’Azienda ospedaliera-universitaria di Padova vanta riconoscimenti di eccellenza perché l’istituto di Endocrinologia dell’Università patavina è stato il primo in Italia a occuparsi di tutti gli aspetti delle malattie delle ghiandole surrenali.

La struttura di Endocrinologia dell’Azienda ospedaliera di Padova è in grado di gestire tutte le patologie endocrine e metaboliche che spesso si associano tra di loro e quindi debbono essere valutate unitariamente. L’attività clinica è imponente, ma anche quella scientifica e didattica. Vari sono i riconoscimenti ottenuti sia a livello nazionale che regionale anche nell’ambito delle malattie rare tanto da aver dato un contributo determinante affinché l’Azienda Ospedaliera – Università di Padova fosse annoverata tra i centri europei di riferimento per queste difficili patologie.

Accanto agli studi sulle disfunzioni del surrene, l’endocrinologia padovana, fin dalla sua fondazione a metà degli anni Cinquanta, ha avuto fra i suoi principali interessi le malattie della tiroide, la loro prevenzione e il trattamento. A tutt’oggi è la struttura attraverso cui la Regione promuove la iodoprofilassi per la popolazione, un indispensabile presidio per la salute della tiroide e per un corretto sviluppo del cervello del bambino fin dal suo sviluppo nella pancia della mamma.

Ci si occupa di tutte le malattie tiroidee: dalle alterazioni della funzione (ipotiroidismo, ipertiroidismo) fino alle patologie tumorali benigne e maligne. La ricerca in questo campo ha permesso agli studiosi di effettuare importanti scoperte che hanno avuto una significativa ricaduta clinica in particolare nel campo della biologia molecolare. Più recentemente gli studi si sono rivolti all’effetto dell’inquinamento ambientale sulla funzionalità delle ghiandole endocrine e sul rischio di tumori. L’ultima scoperta è stata il riscontro della presenza di recettori per la diossina (inquinante che si produce dalla emissione delle fabbriche ma anche più banalmente bruciando della legna). Questi recettori sono presenti in particolare nei tumori maligni e nei tumori della tiroide, un dato che riguarda una grande parte della popolazione. Anche i tumori della ipofisi, che interessano una persona ogni 700 abitanti, possono avere un collegamento con gli inquinanti ambientali, come dimostrato da una recente ricerca condotta dalla Endocrinologia di Padova con altri centri di eccellenza Italiani. Per queste complesse malattie tutti i più innovativi mezzi di diagnosi e cura sono in atto nella struttura dell’Azienda Ospedaliera di Padova.

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