Venezia combatte l’overtourism, il nuovo regolamento per proteggere la città storica
L’overtourism è un fenomeno definito dall’Organizzazione mondiale del turismo come “l’impatto del turismo su una destinazione, o parti di essa, che influenza eccessivamente e in modo negativo la qualità della vita percepita dei cittadini e/o la qualità delle esperienze dei visitatori.
Le parole di Luigi Brugnaro, Sindaco del Comune di Venezia: “Venezia è una città fragile, una città antica, 1600 anni di storia. Una città davvero con un equilibrio delicatissimo, abbiamo bisogno di proteggerla. Da quest’anno, abbiamo istituito il contributo d’accesso in 29 giornate, che sono precisate anche nel sito dedicato del comune di Venezia. Dovrete munirvi di un QR code per entrare in città; è una sperimentazione.”
Mentre alcuni lodano l’iniziativa come un passo importante verso la sostenibilità e la conservazione della città lagunare, altri criticano la sua implementazione e sostengono che potrebbe danneggiare l’ospitalità veneziana e limitare l’accesso alla città per alcuni visitatori.
Prenotare per preservare, l’equilibrio tra turisti e residenti tramite ticket d’accesso
In questo contesto, emerge una riflessione più ampia sul futuro del turismo a Venezia e su come trovare un equilibrio sostenibile tra le esigenze dei residenti, l’industria turistica e la salvaguardia del patrimonio culturale unico della città.
“Il mondo intero vorrebbe visitare Venezia, e questo ci onora; però, non tutte le persone del mondo possono farlo lo stesso giorno. Per questo è importante prenotare la visita alla città e per questo abbiamo introdotto questo nuovo sistema.”
“Lo scopo è trovare un nuovo equilibrio tra le esigenze di chi la città la visita e chi la città la vive, di chi ci lavora. Ci sarà sicuramente chi proverà ad aggirare la prenotazione, a entrare, appunto, senza prenotarsi. Ma questo, non porterà alcun vantaggio, né a lui né, tanto meno, alla nostra città”.
GUARDA ANCHE: “Tap&tap”, la nuova modalità di acquisto di Trenitalia