La resistenza del Taipei 101 al terremoto grazie ad una sfera d’acciaio
Le parole di Mazzaro: “C’è una notizia che ha fatto il giro del mondo in questi giorni, dopo il terremoto devastante che c’è stato a Taiwan. Due scosse superiori al settimo grado della scala Richter, che hanno fatto molti morti e più di un migliaio di feriti, non hanno, però, provocato danni al grattacielo Taipei 101. Quest’ultimo, infatti, è rimasto indenne grazie a un sistema di compensazione delle scosse.”
“Il Taipei 101 si chiama 101 perché ha 101 piani. È stato costruito nel 2004 e, quando venne costruito, era il più alto grattacielo del mondo: è alto 508 m, adesso invece è solo l’ottavo. Il sistema di compensazione delle scosse è stato costruito in Italia, anzi nel padovano, precisamente a Selvazzano, dalla F.I.P. Meccanica. Consiste in una enorme sfera di acciaio che è costituita da dischi sovrapposti, ha un diametro di 5 m ed è collocata fra l’87esimo e il 92esimo piano. È ancorata in cima, così quando la struttura subisce una scossa per terremoti o anche per il venti molto potenti a quell’altezza, questa sfera si muove come un pendolo, in ritardo rispetto al movimento della struttura. In questo modo, frena questo movimento e lo compensa, è una sorta di ammortizzatore.”
Un ingegnere padovano dietro al sistema di sicurezza del Taipei 101
Continua: “La sfera in questione è stata collaudata a suo tempo da un ingegnere della facoltà di ingegneria dell’Università di Padova, si chiama Renato Vitaliani. Quest’ultimo, in questi giorni, è stato intervistato e ha spiegato che questo sistema è stato pensato per la prima volta negli Stati Uniti, dove però adoperavano dei grandi contenitori d’acqua. L’acqua, però, non ha lo stesso comportamento di un di un metallo.”
“Quando il sistema entrò in funzione nel 2004. Alla costruzione del grattacielo Taipei 101, in Italia, il telegiornale della scienza Leonardo ne parlò in termini positivi. A Taiwan, invece, un sismologo cinese la pensava in modo del tutto contrario. Egli prevedeva che il grattacielo avrebbe aumentato le scosse sismiche. Questo perché, con il suo peso, insisteva su una zona sotto la quale c’era una faglia in movimento, tant’è che l’aveva ribattezzato “una bomba sismica”. Ora, se il Taipei 101 è una bomba sismica, gli manca, però, il detonatore, anzi ha un antidetonante, che è questo sistema costruito in Italia.”
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