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Venezia, liste d’attesa: “Mancano medici e arriva l’AI”

Luca Zaia, governatore del Veneto, sollecita più risorse e medici per affrontare le liste d'attesa sanitarie, opponendosi a misure punitive del decreto governativo

Liste d’attesa: stamane a Palazzo Balbi Luca Zaia ha incontrato i giornalisti per spiegare la posizione della regione Veneto sul decreto che vuol ridurre le liste d’attesa in tutta Italia. Chiede più risorse, più medici e rifiuta interventi punitivi.

Il punto di vista Lanzarin

Le parole di Manuela Lanzarin, Assessora alla sanità regionale veneta; “C’è un decreto che è stato varato dal Governo, un decreto d’urgenza. Oggi siamo nelle fasi dell’audizione in Senato e poi c’è un ddl più complessivo che parla di sanità. Fermiamoci al decreto: il decreto è stato analizzato dalle regioni. Abbiamo fatto anche un incontro col ministro Schillaci, conferenza delle regioni. Abbiamo chiesto al Governo, e il Ministero ha dato la sua disponibilità, ad approfondire alcuni temi con la regione che governano questa materia.”

“E soprattutto non avere un atteggiamento punitivo, di controllo, come quello dell’articolo 2. Noi diciamo come regioni: fatti i controlli, fatte le verifiche. Già lo faranno perché quando non c’è qualcosa che non va il Ministero manda l’ispezione. Però in determinate materie voi sapete che c’è il concetto della materia concorrente e quindi tipo sul governo delle liste d’attesa nei rapporti con le Aziende Sanitarie sono le regioni che poi hanno rapporti.”

“E quindi questa è una delle partite su cui abbiamo sollevato alcune perplessità. Abbiamo fatto delle osservazioni. L’altra è quello di recuperare delle risorse, perché oggi il decreto non contiene risorse. Oggi stiamo utilizzando le risorse del Fondo Sanitario Nazionale, di conseguenza regionale. E poi il concetto dell’appropriatezza e della mancanza di personale.”

L’AI nella sanità veneta per le liste d’attesa

Massimo Annichiarico, Direttore generale della sanità veneta: “Stiamo sperimentando l’ormai completato un modello di utilizzo dell’intelligenza artificiale. Ciò per far sì che, a fronte della programmazione da parte dello specialista di una serie di indagini che devono precedere la valutazione di controllo, l’intelligenza artificiale ci aiuti. ”

“Aiuti i personaggi front office a individuare le date. In modo tale che gli esami siano messi in sequenza corretta prima della visita di controllo con le date, gli appuntamenti già fissati, in modo tale che il cittadino non deve più tornare per la prescrizione.”

La diminuzione delle liste d’attesa

Le parole di Luca Zaia; “I medici dal 2019 ad oggi sono meno 170. Mancano 3.500 medici in Veneto. Ne mancano 50.000 in Italia. Questo è figlio di una programmazione sbagliata che non dipende da noi. Però, nonostante questo, abbiamo dimostrato con grafici e numeri alla mano che la curva sta scendendo velocemente.”

“L’anno scorso a maggio avevamo categoria D, cioè i 30 giorni, che peraltro sono 30 giorni in Veneto e nel resto del paese sono 60 giorni, e la categoria D è passata da 83.000 persone in attesa di appuntamento a 13.000.”

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