Le tisane di ayahuaska prima del bagno
La ventina di membri del gruppo che si è riunito è stata identificata e interrogata dai carabinieri. L’indagine di svolge nell’ambito dell’inchiesta, aperta per morte dal pubblico ministero di Treviso Giovanni Valmassoi. Sono aperte tutte le ipotesi su cosa possa essere successo ad Alex: allontanamento volontario, gesto estremo o incidente. Tuttavia, i Carabinieri stanno esplorando anche altre piste. il ragazzo, che lavorava come barista a Bolzano, si era recentemente avvicinato alla meditazione e ai movimenti New Age.
I partecipanti avrebbero parlato di tisane a base di ayahuaska. Si tratta dell’allucinogeno considerato tra i più il complessi e sofisticati dal punto di vista farmacologico, illegale in Italia dal 2022. Sembra, secondo una ricostruzione pubblicata sul Gazzettino, che il giovane, già nel pomeriggio di sabato, abbia fatto un bagno nel fiume Piave, distante ad un centinaio di metri dall’abbazia, e poi nella notte abbia assunto un’altra tisana per poi raggiungere di nuovo il Piave.
L’autopsia prevista e il commento dei genitori
Domani, venerdì 5 luglio, sarà eseguita l’autopsia sul corpo del ragazzo. Quest’ultimo è stato trovato su un’isola del fiume a Ciano del Montello, a 4 km da Vidor. Si esclude abbia subito violenze, perché sul corpo c’erano soltanto escoriazioni compatibili con oggetti contro cui avrebbe urtato la salma trascinata dalla corrente. Tumefazione ad un occhio e all’addome sono i primi rilievi sul corpo di Alex Marangon resi pubblici e riscontrati nell’obitorio di Montebelluna.
I genitori che hanno partecipato alla trasmissione “Chi l’ha visto?” sospettano che Alex sia stato lasciato solo in preda alle allucinazioni. Molto diranno gli esami tossicologici.
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