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Caso Alex Marangon: testimoniato l’uso di ayahuaska

Le indagini del pubblico ministero portano alla testimonianza dell'uso di un allucinogeno per Alex Marangon, l'ayahuaska, una possibile concausa dell'annegamento

Spunta la testimonianza della presenza dell’ayahuaska nelle ore che hanno preceduto la morte per annegamento di Alex Marangon. Il ventiseienne di Marcon ha partecipato sabato scorso ad un ritiro segreto di musica, meditazione e assunzione di tisane nell’abbazia di Santa Bona di Vidor, nella Marca Trevigiana.

Le tisane di ayahuaska prima del bagno

La ventina di membri del gruppo che si è riunito è stata identificata e interrogata dai carabinieri. L’indagine di svolge nell’ambito dell’inchiesta, aperta per morte dal pubblico ministero di Treviso Giovanni Valmassoi. Sono aperte tutte le ipotesi su cosa possa essere successo ad Alex: allontanamento volontario, gesto estremo o incidente. Tuttavia, i Carabinieri stanno esplorando anche altre piste. il ragazzo, che lavorava come barista a Bolzano, si era recentemente avvicinato alla meditazione e ai movimenti New Age.

I partecipanti avrebbero parlato di tisane a base di ayahuaska. Si tratta dell’allucinogeno considerato tra i più il complessi e sofisticati dal punto di vista farmacologico, illegale in Italia dal 2022. Sembra, secondo una ricostruzione pubblicata sul Gazzettino, che il giovane, già nel pomeriggio di sabato, abbia fatto un bagno nel fiume Piave, distante ad un centinaio di metri dall’abbazia, e poi nella notte abbia assunto un’altra tisana per poi raggiungere di nuovo il Piave.

L’autopsia prevista e il commento dei genitori

Domani, venerdì 5 luglio, sarà eseguita l’autopsia sul corpo del ragazzo. Quest’ultimo è stato trovato su un’isola del fiume a Ciano del Montello, a 4 km da Vidor. Si esclude abbia subito violenze, perché sul corpo c’erano soltanto escoriazioni compatibili con oggetti contro cui avrebbe urtato la salma trascinata dalla corrente. Tumefazione ad un occhio e all’addome sono i primi rilievi sul corpo di Alex Marangon resi pubblici e riscontrati nell’obitorio di Montebelluna.

I genitori che hanno partecipato alla trasmissione “Chi l’ha visto?” sospettano che Alex sia stato lasciato solo in preda alle allucinazioni. Molto diranno gli esami tossicologici.

 

GUARDA ANCHE: Vidor, la morte di Alex: chi era con lui alla festa?

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