Gli effetti del contributo d’accesso sugli esercenti
Arrivi e presenze in aumento a Venezia nell’anno dell’applicazione del ticket d’accesso. Ma il fatturato è in calo nei pubblici esercizi. Questo è quanto rileva la Confesercenti della Città Metropolitana di Venezia mettendo assieme i dati dell’Osservatorio del turismo regionale Veneto, del Comune di Venezia e le dichiarazioni dei propri aderenti.
Emiliano Biraku, Presidente della Confesercenti Metropolitana Venezia – Rovigo: “Ad oggi noi non abbiamo dei dati ufficiali. Però per quanto riguarda la stagione stiamo riscontrando una flessione di presenze nei pubblici esercizi, ma anche del fatturato in generale. Il bilancio si farà a fine stagione e qui cercheremo di capire l’effetto evidente che il contributo d’accesso ha portato nel 2024.”
La proposta del biglietto unico integrato
In sintesi, i turisti versano il contributo d’accesso e risparmiano sui servizi. Ed ecco perché, pur essendo aumentate quasi del 5% le presenze nel centro storico, l’indotto ne avrebbe risentito. E per questo l’associazione di categoria punta il dito sul contributo d’accesso, dichiarando che da solo non può gestire i flussi turistici.
La proposta dell’organizzazione di Confesercenti è di accorpare il ticket d’ingresso in uno strumento unico per la gestione dell’informazione e dell’accoglienza. L’idea includerebbe anche i servizi di trasporto.
Conclude Emiliano Biraku: “Il pagamento del contributo d’accesso oppure anche della tassa di soggiorno dovrebbe offrire ai turisti la possibilità di usufruire del trasporto pubblico e altri servizi attraverso un buon biglietto unico. Le risorse incassate dalla tassa di soggiorno e dal contributo d’accesso potrebbero essere investite a sostegno del tessuto produttivo e a vantaggio della città e dei suoi residenti, che vivono una specialità legata al turismo.”
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