Servizi Economia e società

Aeroporto di Verona, il terminal per le Olimpiadi 2026

Il Progetto Romeo trasformerà l'Aeroporto di Verona con un nuovo terminal all'avanguardia, migliorando capacità, sostenibilità e gestione dei flussi passeggeri

A tre anni dall’inizio dei lavori, il Progetto Romeo, finalizzato alla riqualificazione e all’ampliamento del terminal passeggeri dell’Aeroporto di Verona, ha raggiunto l’80% della sua realizzazione.

Il progetto Romeo

Con un investimento che ha già superato i 50 milioni di euro rispetto al budget complessivo di 80 milioni, il progetto procede nei tempi previsti.

Questo intervento, che rientra nel Piano di Sviluppo dell’aeroporto Catullo, è destinato a migliorare significativamente la gestione dei flussi passeggeri, specialmente in vista delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026.

Il terminal vedrà la sua area partenze espandersi da 24.840 a 36.370 metri quadrati, con la ristrutturazione di ulteriori 10.000 metri quadrati di aree esistenti.

Tra gli interventi principali già completati figurano l’avancorpo landside, il collegamento coperto tra le aree partenze e arrivi, e tre nuovi torrini in zona airside. Importanti sono anche i progressi nella costruzione dei nuovi banchi check-in (22 sui 46 previsti) e nella realizzazione di magazzini interrati.

Il nuovo terminal dell’Aeroporto di Verona

Uno dei risultati più rilevanti è la nuova Area Security, che aprirà al pubblico la prossima settimana, dotata di tecnologie di controllo avanzate e con il doppio dello spazio rispetto alla precedente. Questa infrastruttura garantirà un accesso più rapido e confortevole ai passeggeri, grazie a un sistema automatizzato per la lettura delle carte d’imbarco.

Il Progetto Romeo è stato ideato con un forte focus sulla sostenibilità ambientale: impianti fotovoltaici, materiali riciclati e sistemi di illuminazione a LED contribuiranno a ridurre l’impatto energetico ed ecologico dell’aeroporto. Si prevede una riduzione di oltre 700 tonnellate di CO2 all’anno, oltre a un risparmio di 1.2 milioni di kWh.

L’opera, che sarà completata entro il 2025, è gestita dal Gruppo SAVE, con un consorzio di aziende leader nel settore infrastrutturale, e rappresenta un pilastro fondamentale per l’aeroporto Catullo nel panorama del Polo Aeroportuale del Nord Est.

GUARDA ANCHE: Speedline, crisi sempre più profonda

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Disattiva AdBlock per sostenerci

Televenezia ogni giorno mette a disposizione informazioni e contenuti gratuiti. La libertà d'informazione deve essere sostenuta e Televenezia lo fa anche grazie ai banner pubblicitari. Sostienici e disattiva AdBlock