Storia e abbandono
L’Hotel Des Bains, un’icona del Lido di Venezia, rappresenta una delle più belle espressioni dello stile liberty a livello mondiale. Costruito nel 1900, il prestigioso albergo ha ospitato illustri personaggi della storia, tra cui il premio Nobel Thomas Mann, che vi scrisse il suo celebre romanzo “Morte a Venezia”, e il regista Luchino Visconti, che scelse il Des Bains come set per il suo film omonimo. Ma dopo oltre un secolo di gloria, l’hotel è caduto in uno stato di abbandono che dura ormai da circa quindici anni.
Nel 2010, il Des Bains chiuse definitivamente le sue porte, e da allora la storica facciata liberty è rimasta l’unico elemento visibile di un luogo che una volta pulsava di vita e eleganza. Il tentativo di trasformarlo in un complesso di residenze alberghiere di lusso, avviato nel 2007 dal Fondo Est Capital, si è rivelato un’illusione. La crisi finanziaria del 2009 bloccò il progetto di restauro, e da allora il destino dell’hotel è rimasto incerto.
Il futuro incerto dell’Hotel Des Bains
Attualmente, la situazione si complica ulteriormente a causa dei debiti accumulati. Coima, la società di gestione che amministra il fondo immobiliare del Des Bains per conto della fondazione Cariparo e di altri azionisti minori, si trova in conflitto con Banca Intesa, l’unico creditore, che ha investito circa 50 milioni di euro nell’hotel. La mancanza di un piano di valorizzazione rende difficile trovare un investitore esterno disposto a intervenire.
Mentre l’Hotel Excelsior continua a prosperare, l’Hotel Des Bains sembra ancorato nel tempo, rendendo sempre più complesso il suo recupero. Ogni anno che passa aumenta la sfida di risollevare una struttura che rimane comunque uno dei pezzi più pregiati dell’hotellerie veneziana. La speranza è che, attraverso un rinnovato interesse e investimenti, l’hotel possa rinascere e tornare a essere un simbolo di lusso e cultura nel panorama turistico europeo.
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