Le colture a rischio
Le recenti avversità atmosferiche, tra cui grandinate, tornado e alluvioni, hanno colpito duramente le colture in tutto il paese, con particolare gravità in Veneto e Emilia Romagna.
Gli agricoltori, in un momento di raccolta e semina, si trovano a fronteggiare una realtà difficile: il maltempo sta compromettendo la mietitura del grano e della soia, e ritardando la semina di mais e soia, con conseguenze dirette sulla produzione.
Tiziana Favaretto, Presidentessa della Coldiretti di Venezia, sottolinea che il maltempo sta mettendo a dura prova le imprese agricole, richiedendo interventi immediati e mirati. Le mele, già pronte per la raccolta, rischiano di danneggiarsi a causa delle condizioni climatiche avverse, mentre i terreni inzuppati, dove si coltiva il radicchio, sono diventati quasi impraticabili. Questa situazione ha anche impatti diretti sulla zootecnia, con la crisi delle scorte di foraggio che si aggrava ulteriormente.
La salvaguardia dell’agricoltura
In questo contesto, la Coldiretti chiede misure concrete, come la creazione di bacini di laminazione e invasi per la raccolta dell’acqua, che possano essere utilizzati nei momenti di siccità. È essenziale, secondo Favaretto, non solo fornire indennizzi tempestivi alle aziende danneggiate, ma anche pianificare opere infrastrutturali sul territorio per garantire la sicurezza degli agricoltori e dei cittadini.
La crisi attuale richiede una riflessione collettiva e azioni concrete da parte delle istituzioni, affinché l’agricoltura italiana, così fondamentale per l’economia e la cultura del paese, possa resistere e prosperare anche di fronte a sfide così impegnative. La solidarietà e il supporto sono più che mai necessari in questo momento di difficoltà.
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