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Scuola, l’ora di affettività in ricordo di Giulia

L'ora di affettività nelle scuole per promuovere rispetto e consapevolezza: un’iniziativa che punta a coinvolgere i giovani in riflessioni su temi cruciali come bullismo e relazioni sane

Un’ora di affettività e di riflessione nelle scuole per la cultura del rispetto: l’iniziativa dedicata a Giulia Cecchettin.

L’ora di affettività settimanale

Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha accolto con favore la proposta del Ministro dell’Istruzione Valditara di dedicare un’ora settimanale nelle scuole italiane all’educazione civica, focalizzata sulla cultura del rispetto e dell’affettività.

L’idea, suggerita in seguito al tragico assassinio di Giulia Cecchettin, è stata prontamente sostenuta dal ministro e rappresenta, secondo Zaia, un’opportunità concreta per introdurre riflessioni costruttive su temi come il bullismo, il mobbing e il sexting, che affliggono i giovani e ne influenzano la crescita.

Coinvolgere i giovani

Zaia ha elogiato la tempestività del ministro nel tradurre in proposta operativa un’idea di valore, sottolineando l’importanza di coinvolgere direttamente gli studenti nelle discussioni, affinché possano diventare protagonisti delle riflessioni e non semplici destinatari di lezioni teoriche.

“È essenziale partire dalle scuole – ha affermato Zaia – per favorire una consapevolezza autentica e permettere ai ragazzi di confrontarsi su tematiche fondamentali per la loro formazione civica e affettiva”.

Un luogo di crescita e ascolto

Il Presidente ha ribadito l’auspicio che l’iniziativa prenda forma in modo dinamico e interattivo, superando il tradizionale concetto di “lezione frontale”. Ha proposto che i giovani abbiano la possibilità di esprimere liberamente opinioni e idee, magari attraverso momenti di silenzio o di rumore simbolico, per riflettere insieme e sensibilizzarsi reciprocamente.

“Gli adulti devono saper ascoltare i messaggi dei ragazzi – ha aggiunto Zaia – e sostenerli nel percorso di crescita, guidandoli ma lasciandoli liberi di percorrere la strada a modo loro”.

Con questa iniziativa, la scuola si conferma come luogo privilegiato di aggregazione e formazione, capace di stimolare una nuova sintonia generazionale.

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