Maltempo e erosione
La giornata di domenica ha segnato una nuova fase di erosione per l’arenile di Jesolo, colpito da vento di bora e maltempo che hanno danneggiato in particolare la zona della Pineta, nei pressi di Piazza Torino e del complesso Merville. Questa area, storicamente più vulnerabile, è stata ancora una volta la più critica lungo i circa 2 km di litorale esposti alle mareggiate.
Antonio Facco, Presidente di Federconsorzi Arenili Jesolo, ha dichiarato: “Stimare con precisione i danni è ancora difficile, ma si parla di circa 10.000 metri cubi di sabbia asportata.”
L’erosione ha colpito duramente la Pineta, una delle aree più suggestive del lido, caratterizzata da una ricca vegetazione mediterranea e dune litoranee che negli anni hanno rappresentato una fondamentale barriera naturale contro le intemperie.
La barriera naturale contro le mareggiate
Nonostante i danni, le dune hanno svolto un ruolo importante nella protezione delle zone centrali e occidentali del lido, inclusa l’area del Faro, che hanno resistito meglio all’impatto delle mareggiate. Facco ha precisato: “Solo una parte della passeggiata è stata danneggiata nella zona della Pineta. Altrove le dune hanno tenuto molto bene.”
La Pineta, con la sua combinazione di flora e fauna mediterranee, rimane un luogo dal fascino unico. Situata all’estremo est del lido, accarezza la frazione di Cortellazzo, un borgo pittoresco alla foce del Piave.
Il patrimonio della Pineta
Questa area, meno frequentata turisticamente rispetto al resto del lido, è famosa per le sue dune ricostruite che riproducono la protezione naturale un tempo offerta da un sistema sabbioso esteso.
Gli eventi atmosferici di domenica sono un monito dell’importanza di preservare e tutelare questa porzione di Jesolo. Questo per la sua valenza naturale sia per il suo richiamo turistico. La Pineta, con i suoi sentieri intrecciati e le sue bellezze nascoste, rappresenta un patrimonio ambientale e una risorsa da valorizzare per il turismo sostenibile.
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