Mirano celebra le sue radici agricole
Mirano ha celebrato con successo la XXVII edizione della “Festa del Radicchio Città di Mirano e dei Sapori della Tradizione Veneta”. Si tratti di un evento che ha attirato oltre 15.000 visitatori in piazza Martiri. Il clima favorevole e un programma ricco di iniziative hanno contribuito al successo della manifestazione, trasformando la città in un vivace palcoscenico dedicato alle eccellenze locali.
«Mirano è una città agricola, legata alle sue radici – ha dichiarato il sindaco Tiziano Baggio – e questa festa è un’occasione per celebrare il nostro territorio, rafforzando i valori che ci uniscono».
L’evento ha visto la partecipazione di oltre 40 produttori locali di radicchio, accompagnati da 50 espositori di prodotti enogastronomici e artigianali, che hanno animato la piazza con bancarelle caratteristiche.
Nonostante le difficoltà legate al calo della produzione, ridotta del 50% a causa delle piogge autunnali, l’impegno dei coltivatori è stato al centro dell’attenzione. Tra i momenti più apprezzati, le dimostrazioni organizzate dalla Coldiretti sulla produzione del formaggio, che hanno attratto curiosi in due appuntamenti, alle 10.30 e alle 15.
Il pubblico ha potuto anche visitare l’Azienda Agricola dell’istituto “8 Marzo – K. Lorenz” per scoprire il ciclo produttivo del radicchio.
Nel pomeriggio, le tradizioni venete sono state celebrate con canti e danze del Gruppo Folkloristico Trevigiano. Mentre gli stand gastronomici offrivano specialità locali come risotto al radicchio, musetto e radicchio ai ferri, accompagnati dall’immancabile vin brulè.
Una festa per tutti
Un momento significativo è stata la premiazione dell’11° concorso grafico-pittorico per le scuole primarie, sul tema “L’uomo e l’acqua: da coltura a cultura”. Primo premio alla scuola Dante Alighieri per un elaborato sui cambiamenti climatici, seguita dalle scuole Vittorio Alfieri e Giosuè Carducci di Scaltenigo. I lavori saranno esposti in municipio.
«La Festa del Radicchio è un omaggio ai nostri saperi e sapori, un momento di condivisione per giovani, famiglie e produttori», ha concluso Roberto Gallorini, presidente della Pro Loco, chiudendo una giornata memorabile per la città.
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