Cronaca

Gazzera Alta: arrestato marocchino e trovata sostanza stupefacente

Controllo straordinario del territorio della Polizia in Via Gazzera Alta a Mestre: arrestato un marocchino e nell’abitazione è stata trovata cocaina e hashish

Su disposizione del Questore di Venezia Angelo Sanna, nella serata di giovedì scorso, la Polizia di Stato ha effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio nella zona di competenza del Commissariato di Marghera: ad essere attenzionato è stato uno stabile ubicato in via Gazzera Alta nr. 17, nell’immediata periferia di Mestre.

Il servizio, coordinato dal Commissariato di P.S. di via Cosenz, ha potuto contare sull’impiego di una squadra di agenti del 2° Reparto Mobile di Padova, un’unità del Reparto Prevenzione Crimine della stessa città, un’unità cinofila della Questura patavina specializzata nella ricerca di sostanze stupefacenti (con il cane ZEUS), personale dello stesso Commissariato di Marghera, della Questura di Venezia e operatori della Polizia Scientifica.

Lo stabile individuato quale edificio da sottoporre al controllo è risultato essere locato di un soggetto camerunense di 52 anni, ed è anche sede di un’associazione di immigrati: ciò nonostante, il luogo è stato recentemente teatro di eventi e fatti su cui sono spesso intervenute le Forze dell’Ordine al fine di garantire l’ordine e la sicurezza pubblica, mentre anche diversi cittadini ne hanno segnalato nel tempo anomale frequentazioni e problemi di varia natura.

Inoltre, all’interno risultava anche essere dimorante un cittadino somalo di 31 anni che vi sconta una pena detentiva in regime di arresti domiciliari. L’operazione è iniziata poco dopo le ore 20.00, quando gli agenti facevano ingresso nella palazzina, il cui accesso si trova sul retro. Già sulla porta d’ingresso, l’unità cinofila ha dato segni di nervosismo, percependo elementi olfattivi riconducibili alla presenza di stupefacenti, peraltro colti anche dal personale operante ormai abituato a distinguere l’odore caratteristico dei cannabinoidi.

Al primo piano dello stabile si trovava la stanza del soggetto sottoposta alla misura degli arresti domiciliari: alla sua presenza, il cane puntava direttamente su un armadio interno alla stanza, all’interno del quale (sotto a diversi indumenti) gli agenti rinvenivano quasi 4 grammi di cocaina, relativamente ai quali il 31enne disconosceva la proprietà.

I poliziotti notavano però che l’uomo, prima di trovarsi alla presenza degli operatori, stava parlando al cellulare. Tale comportamento era però in contrasto con le regole imposte dall’Autorità Giudiziaria all’uomo per il suo regime, avendo disposto che lo stesso non potesse utilizzare strumenti di comunicazione telematica.

Il cellulare veniva quindi posto sotto sequestro e ulteriori indagini saranno svolte per verificare gli interlocutori dell’uomo (che utilizzava una rete wifi per comunicare). In un’altra stanza, occupata da un soggetto tunisino anche lui di 31 anni (e con precedenti penali in materia di stupefacenti), il cane antidroga riusciva a condurre gli operanti al rintraccio di ulteriore stupefacente per un peso di quasi 10 grammi (hashish) trovato all’interno di una tasca del suo giubbotto. L’uomo veniva denunciato per il possesso ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre – essendo clandestino sul territorio nazionale – veniva munito anche di Ordine del Questore a lasciare il territorio nazionale.

All’interno di una terza stanza veniva identificata una 21enne cittadina nigeriana, la quale risultava entrata clandestinamente sul territorio nazionale nel luglio scorso dalla Sicilia, dato che era già stata identificata in quella circostanza da parte degli operatori della Questura di Trapani.

I controlli, estesi successivamente alle stanze del piano terra (i cui locali sono in uso all’associazione), consentivano di identificare altri soggetti stranieri, alcuni dei quali gravati da precedenti di polizia in materia di stupefacenti. Ed anche in questa circostanza l’unità cinofila ha consentito il rinvenimento e il successivo sequestro di stupefacente occultato negli arredi. Nello specifico: in una cassettiera un involucro di marijuana del peso di 30,8 grammi e sotto ad una poltrona ulteriori 4,6 grammi di marijuana e 4,5 grammi di hashish.

Tra i soggetti controllati, vi era anche tale El Bergui Adil, cittadino marocchino di 34 anni, il quale è risultato avere a carico un provvedimento di Ordine di Carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Venezia per l’espiazione di 15 giorni di reclusione. Condotto presso gli uffici del Commissariato di Marghera, è stato posto in stato d’arresto e successivamente condotto in carcere.

Al termine dell’attività, che si è protratta fino quasi all’alba, sono state identificate in totale 19 persone (17 delle quali di nazionalità straniera), 8 con precedenti di polizia a carico. Inoltre, è stata posta sotto sequestro una bicicletta da uomo di marca “Esperia” rinvenuta in giardino e relativamente alla quale nessuno dei presenti ne ha rivendicato il possesso: è verosimile immaginare che la stessa possa essere oggetto di furto. Infine, sono state attivate tutte le procedure previste per accertare la legittimità dell’attività del conduttore dell’immobile, compresa la subaffitanza delle stanze.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Disattiva AdBlock per sostenerci

Televenezia ogni giorno mette a disposizione informazioni e contenuti gratuiti. La libertà d'informazione deve essere sostenuta e Televenezia lo fa anche grazie ai banner pubblicitari. Sostienici e disattiva AdBlock