Delrio dice la sua sulle grandi navi, “la mia opinione è che le grandi navi stanno fuori, punto!”.
«A Venezia le grandi navi non devono andare alla Marittima, dobbiamo pensare a soluzioni a medio e lungo termine, come possono essere ad esempio quella di Marghera o di Fusina. Vogliamo rispettare il decreto Clini-Passera, e far sì che la Marittima si sviluppi con le imbarcazioni più piccole».
Il ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio fa chiarezza sulle crociere a Venezia. Niente canale delle Tresse, niente Contorta, ma anche niente terminal alla bocca di porto del Lido, anche se un primo momento aveva detto “fuori le navi dalla laguna” per poi correggersi subito dopo e precisare. «Avremo tempo di chiarirci – ha commentato il sindaco Luigi Brugnaro –, per fare arrivare le navi più piccole in Marittima non è possibile il passaggio per San Marco e il canale della Giudecca, per cui per forza di cose il Vittorio Emanuele va sistemato. Gli mostrerò la cartina, perché non è semplice». Secondo il ministro infatti vanno trovati accordi con le compagnie crocieristiche perché la Marittima non perda turisti, puntando sulle navi di dimensioni minori. Anche perché negli ultimi quindici anni, Porto e Vtp hanno investito quasi duecento milioni di euro per farne un terminal internazionale.