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Il meglio del Zogo de l’oca 2016

Il Zogo de l’Oca 2016 è tornato ad animare Mirano, proprio nel weekend di San Martino, forte del detto locale “Chi no magna l’oca a San Martin no fa el beco de un quatrin”.

Alla fine degli anni settanta, l’imprenditore miranese Sandro Albano Zara, gran curioso e cultore delle tradizioni popolari, dalle fiabe ai giochi del passato, riscoprì il “Gioco dell’oca”. Osservando le vecchie e bellissime stampe e contemporaneamente guardando il suo paese, con i suoi personaggi, i luoghi pittoreschi, gli avvenimenti, la storia degli avi, il modo di vita dei vecchi, le antiche tradizioni, pensò di poterne creare uno nuovo, magari un po’ ironico, ma tutto dedicato a Mirano.

Manifestò questo suo proposito all’amico pittore Carlo Preti da Mestre il quale sposò subito la sua idea e prendendo spunto dall’ovale della piazza di Mirano, disegnò una tavola del gioco dell’oca in china nera su carta bianca. Era il classico gioco dell’oca, a 63 caselle. Con 13 oche e 8 “accidenti”. Le altre caselle furono da lui riempite con disegni raffiguranti luoghi caratteristici ed artistici, personaggi, edifici storici, aspetti e momenti della storia e della tradizione miranese. Termina nella piazza di Mirano di fronte al Municipio. Lo scrisse tutto in dialetto veneziano compreso il regolamento che si rifà esattamente a quello classico.  Era l’anno 1982 quando Sandro Zara pubblicò l’opera di Carlo Preti il ZOGO DE L’OCA DE MIRAN. Da allora sono state fatte tre edizioni rivedute e corrette. Nell’ultima edizione lo stesso Carlo Preti ha ridisegnato tutte le oche ed apportato rilevanti correzioni per adattarlo all’ “ingigantimento” necessario per portarlo in piazza.

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