L’ultima tendenza negli Usa riguarda la classica, umile, spilla da balia, nuovo decoro dell’abbigliamento delle star.
Nella copertina della rivista di Sports Illustrated, il celebre campione del basket Nba LeBron James indossa una spilla da balia! Ma prima di lui, altre star si erano fatte fotografare e/o avevano postato sui social foto dove ne palesavano una, come gli attori Patrick Stewart (il calvo comandante dell’astronave Enterprise di Star Trek) e PJ Marshall, attualmente nei cinema italiani con Free State of Jones.
Il fatto è che esibire una spilla da balia nel 2016 è diventato uno statement politico e naturalmente, non sono soltanto le persone famose a farlo: negli Stati Uniti è un modo di esprimere solidarietà alle minoranze che rischiano di risentire maggiormente della prossima presidenza di Donald Trump (soprattutto musulmani e messicani), mentre nel Regno Unito ha una valenza pro-rifugiati.
Il trend è emerso immediatamente dopo le elezioni americane, quando è stato lanciato l’hashtag #safetypin. Secondo la ricostruzione del Washington Post, la scelta di questo oggetto stava a indicare la presenza di un “alleato sicuro” (che in inglese si dice “safe ally”, da cui il richiamo con la spilla da balia “safety pin”), pronto a “fare valere i diritti di chi può essere oggetto di abusi fisici o verbali” .
L’idea originale era quella di persone bianche che mostravano solidarietà con le minoranze, per questo i critici avevano additato l’iniziativa come sfogo “del senso di colpa bianco”. Ovviamente la spilla può essere indossata anche soltanto come accessorio, ma la foto di LeBron James è stata interpretata in senso politico.
Da aggiungere, in conclusione, che la safety pin è stata brevettata nel 1849, ma esiste da almeno tremila anni ed era utilizzata come accessorio già dagli etruschi. In inglese l’espressione “pin money”, che indica piccole somme per spese non essenziali, è nata dal fatto che un tempo le signore della buona borghesia britannica ricevevano una paghetta dai mariti per comprare spille e simili.